Cronache

Schiaffo alla Guardia Costiera. L'ong: "Ci fa perdere tempo..."

La Guardia Costiera ha effettuato alcune verifiche a bordo della Mare Jonio. L'accusa ai militari: "Non ci sono avarie, così perdiamo tempo"

Schiaffo alla Guardia Costiera. L'ong: "Ci fa perdere tempo..."

Scontro aperto (ancora una volta) tra la Ong Mediterranea e la Guardia Costiera. L'imbarcazione di fatto nella giornata di ieri è entrata nel porto di Marsala per una avaria. Contestualmente è scattata una ispezione della Guardia Costiera che ha avviato alcune verifiche sul natante. La squadra composta da militari specializzati ha dovuto effettuare alcuni controlli per accertare le condizioni dell'imbarcazione. Sempre la Guardia Costiera dovrà decidere sulla riconvalida della certificazione statuaria. Fin qui i fatti. Ma oggi arriva il duro attacco della Ong che punta proprio il dito contro i militari e lancia una nuova sfida. Il comunicato di Mediterranea è durissimo: "Ieri il comando generale di Roma della Guardia Costiera, ha disposto una ispezione sulla Mare Jonio. Nel provvedimento si parla di una avaria alla nostra nave, ma questa notizia è del tutto priva di fondamento. È stata invece il pretesto per una visita durata sette ore, (la nona accurata ispezione da ottobre 2018) nel corso della quale non sono stati riscontrati problemi seri", fa sapere Mediterranea.

Poi arriva un nuovo affondo sempre sulla Guardia Costiera: "Ci sono state notificate alcune prescrizioni minori, che stiamo già provvedendo ad adempiere. Rischiano solo di farci perdere qualche giorno prezioso, mentre nel Mar Mediterraneo e in Libia si continua a morire. Nonostante questo, la Mare Jonio ripartirà come previsto la prossima settimana". Di fatto la nave dell'ong è pronta a riprendere il largo e così annuncia un suo ritorno nella acque di fronte la Libia per riprendere i salvataggi dei migranti in mare. Proprio qualche giorno fa Mediterranea è stata al centro di uno scontro politico durissimo tra lo stesso Viminale e il Ministero della Difesa per una nuova direttiva voluta da Salvini che va a limitare ulteriormente gli spostamenti e le operazioni in mare delle navi delle ong. Adesso, dopo le accuse rivolte, tra le righe, alla Guardia Costiera, si apre un nuovo fronte. A quanto pare il braccio di ferro col Viminale non è affatto finito..

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