Cronaca locale

Accoltellata davanti ai figli

La donna è gravissima. Il marito senegalese arrestato

Accoltellata davanti ai figli

Roma - Accoltella la moglie davanti ai figli per gelosia. Poi si barrica in casa con i bambini terrorizzati: arrestato per tentato omicidio. La donna, 39 anni, è gravissima. I bambini, 5, 10 e 12 anni, portati in una struttura protetta. Una storia agghiacciante accaduta domenica in un quartiere popolare della capitale, Marconi. Un uomo di 59 anni, un senegalese disoccupato e con precedenti per droga, dopo il pranzo di Pasqua si avventa sulla donna, italiana, con un coltello da cucina. È l'epilogo dell'ennesima lite in famiglia: appena la donna si gira il marito la colpisce con un fendente al collo, sopra la cervicale. Ferita, in stato di choc, la poveretta fugge di casa. Sono le 16: alcune persone la vedono, sanguinante, mentre cammina barcollando fra le auto. Nel frattempo la figlia più grande riesce a chiamare il 112. «Papà vuole ammazzare mamma» dice. Dalla centrale operativa parte la richiesta d'intervento per via Orso Mario Corbino. Arriva una prima gazzella dei carabinieri. A bordo il comandante della compagnia Eur, il maggiore Marco De Chirico, di turno proprio a Pasqua. La donna è sconvolta, non riesce a parlare tantomeno a indicare l'indirizzo esatto di casa. Dice solo che il marito, armato di coltello, è con i loro tre ragazzini. Per catturare il senegalese, agli arresti domiciliari fino all'anno scorso, i carabinieri seguono la scia di sangue sul marciapiede.

Sono momenti terribili. In attesa dell'ambulanza passanti e carabinieri fanno l'impossibile per bloccare l'emorragia. Pochi minuti ancora e la poveretta viene trasportata al San Camillo. È in codice rosso: le sue condizioni sono critiche e deve essere operata immediatamente. Il palazzo, intanto, viene circondato dai militari. L'uomo è barricato in casa. I bambini, chiusi nella stanza da letto, piangono e urlano. «L'abbiamo fatto parlare attraverso la porta e, alla fine, si è convinto ad aprire» spiegano i carabinieri. Ammanettato, l'uomo è stato portato nel carcere romano di Regina Coeli. Tentato omicidio aggravato l'accusa. «La ragazzina è stata bravissima a telefonare e a chiedere aiuto senza farsi scoprire dal padre completamente fuori di sé» spiegano gli inquirenti. Nel lavandino l'arma utilizzata, un coltello da macellaio con una lama di 20 centimetri.

A Napoli, invece, un 26enne ubriaco accoltella a una gamba la compagna incinta dopo averla picchiata. Quando in vicolo Carrozzieri arrivano gli agenti la donna è a terra. L'uomo ha appena nascosto il coltello sporca di sangue, in un cassetto della biancheria. A chiamare aiuto la madre della giovane che la sente urlare. La donna è stata ricoverata al Cardarelli: sia lei che il bambino non sarebbero in pericolo di vita. L'uomo nel carcere di Poggioreale. Sempre a Roma, su un autobus, un 37enne marocchino colpisce alla gola un georgiano di 44 anni.

Il magrebino è stato arrestato.

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