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Ma i grillini pugnalano Salvini: "Una lettera non ferma attacchi"

Dopo l'aggressione a Termini, Salvini scrive a Prefetti e Questori per intensificare i controlli. Ma il M5s: "Non basta, rimpatri fermi al palo"

Ma i grillini pugnalano Salvini: "Una lettera non ferma attacchi"

A Roma, sabato scorso, un marocchino ha accoltellato un passante perché portava al collo il crocifisso. A Torino, il giorno dopo, un senegalese ha pestato due poliziotti con una sbarra di ferro. Due drammatici fatti di cronaca che in queste ore stanno sconvolgendo la Pasqua degli italiani. Dietro il primo caso c'è l'odio degli islamici nei confronti dei cristiani, dietro il secondo le continue violenze perpretate da immigrati irregolari che non dovrebbero nemmeno più stare in Italia. Mentre Matteo Salvini si è subito attivato chiedendo a Prefetti e Questori controlli a tappeto, Luigi Di Maio e i grillini lo hanno attaccato accusandolo di non fare abbastanza per garantire la sicurezza nel Paese.

L'attacco è pretestuoso e arriva proprio mentre ci si aspetterebbe che la maggioranza collabori per il bene dell'Italia. Ma i grillini, probabilmente inferociti per lo stop del leghista al "Salva Roma", hanno strumentalizzato le ultime aggressioni per attaccare Salvini. "I tristi fatti di cronaca di questi giorni - tuonano i Cinque Stelle - dimostrano che il vero problema sono i quasi 600mila irregolari che abbiamo in Italia. E sui rimpatri non è stato fatto ancora nulla". Sebbene non venga mai fatto il nome del vicepremier leghista, è contro di lui che i parlamentari pentastellati si buttano con una ferocia inaudita in quella che suona più come una resa di conti che come un semplice attacco politico. "Il problema - prosegue il Movimento in una nota - ce lo abbiamo in casa, non è che scrivendo una lettera o una circolare si risolvono le cose. Bisogna fare di più sui rimpatri che sono fermi al palo".

Quella che inizialmente era "solo" una nota è presto diventata un'istanza che lo stesso Di Maio ha portato al premier Giuseppe Conte con una lettera il cui contenuto è statao immediatamente diramato alle agenzie.

"Occorre lavorare subito sui 600mila irregolari che sono in Italia", ha scritto il vicepremier grillino invitando il presidente del Consiglio a "convocare quanto prima un vertice sui rimpatri, ancora fermi".

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