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Trump perde 204 mila fan e convoca a Washington il ceo di Twitter

Donald Trump ha convocato nello Studio Ovale della Casa Bianca il ceo di Twitter, Jack Dorsey, per chiedergli conto della perdita da parte del suo profilo ufficiale di circa 200 mila followers. "Presidente, non si preoccupi: erano account falsi"

Trump perde 204 mila fan e convoca a Washington il ceo di Twitter

Donald Trump, si sa, è un twittatore compulsivo. Con i suoi quasi 60 milioni di followers, è tra i personaggi pubblici più seguiti su Twitter. Tuttavia, negli ultimi tempi, il presidente degli Stati Uniti si è reso conto che qualcosa non andava. Infatti, in pochi mesi, il suo profilo ufficiale ha perso esattamente 204 mila fan. Un calo improvviso che non è andato già all'inquilino della Casa Bianca, il quale ha deciso di convocare alla Casa Bianca il ceo dell'azienda della Silicon Valley, Jack Dorsey, al fine di chiedergli spiegazioni.

Il Washington Post racconta dell'incontro nello Studio Ovale fra Trump e Dorsey. Il Potus (President of the United States) avrebbe accusato la società con sede a San Francisco di avere eliminato volutamente i suoi followers. Un'accusa in linea con le precedenti parole al veleno di Trump verso la piattaforma di Dorsey, da lui sospettata di censurare le voci conservatrici. Il ceo di Twitter gli ha spiegato che non ci sarebbe motivo per allarmarsi, dal momento che il presidente Usa non sarebbe stato l'unico a perdere seguaci.

Il calo di followers, secondo Dorsey, va ricercato nella strategia che la società californiana sta portando avanti dalla scorsa estate per rimuovere gli account fraudolenti e gli spam. Spiegazione che sembra avere convinto il presidente americano, il quale ha abbandonato i suoi soliti toni bellicosi per scrivere su Twitter (guarda caso) questo messaggio: "Grande incontro questo pomeriggio alla Casa Bianca con @Jack di @Twitter. Abbiamo discusso di molti argomenti riguardanti la piattaforma e il mondo dei social media in generale.

Speriamo di mantenere in futuro un dialogo aperto", il cinguettio che Trump ha voluto affidare alla rete.

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