Economia

Salasso auto: benzina oltre i 2 euro

Salvini nel mirino per le promesse mancate, aveva garantito il taglio di sette accise

Salasso auto: benzina oltre i 2 euro

Roma - Prezzi della benzina alle stelle. Una vera e propria stangata per i consumatori che in questi giorni di festa usano l'auto per viaggiare o per le tradizionali gite fuori porta. Sulla rete autostradale è facile trovare distributori dove il prezzo del carburante supera i due euro e mediamente si registrano rialzi di un centesimo al litro, anche per il diesel. In città il prezzo della verde in modalità servito ha raggiunto la media di 1,750 euro al litro, mentre il diesel costa mediamente 1,643 euro al litro. Un caro benzina che, lì dove gli aumenti sono più marcati, può far lievitare ogni pieno anche di una ventina di euro.

Colpa non tanto del costo industriale del prodotto, quanto delle tensioni internazionali e soprattutto dei riflessi sul costo del petrolio della decisione del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, di eliminare le esenzioni per otto Paesi all'import del greggio iraniano, Italia compresa. Poi, naturalmente, al rialzo contribuiscono accise e iva, che pesano per circa due terzi sul costo finale. Questo nonostante le promesse elettorali del vicepremier Matteo Salvini di eliminare le principali accise sulla benzina. È del primo marzo dello scorso anno, pochi giorni prima delle politiche, il video in cui l'attuale vicepremier garantiva che le avrebbe tagliate. Invece in questi giorni il prezzo della benzina ha sfondato la soglia «psicologica» dei due euro e proprio mentre gli italiani sono in movimento per i ponti del 25 aprile e del 1 maggio.

Il ministro leghista è intervenuto per cercare di rassicurare i consumatori: «Quello per contenere il prezzo della benzina è uno dei prossimi interventi che abbiamo in dovere di prendere in considerazione. Sicuramente gli interventi in Libia e Iran non aiutano». E proprio perché l'esecutivo ha tante cose da fare su benzina e non solo, Salvini ha aggiunto che «sicuramente non ci sono crisi di governo alle porte».

I consumatori, intanto, protestano. Il Codacons stigmatizza l'aggravio della spesa «per i rifornimenti a carico di chi si sposterà in auto nei prossimi giorni», mentre Coldiretti osserva che «l'aumento non solo colpisce il turismo nel grande esodo dei ponti di primavera ma è destinato a contagiare l'intera economia: se salgono i prezzi del carburante si riduce il potere di acquisto degli italiani». All'attacco le opposizioni e anche Giorgia Meloni: «Ma le accise sulla benzina non dovevano essere cancellate al primo consiglio dei ministri?», twitta la presidente di FdI. «L'aumento del costo della benzina dimostra per l'ennesima volta i limiti dell'attuale governo», denuncia Licia Ronzulli, di Forza Italia.

Dure critiche arrivano anche dal Pd.

«Oggi inizia un lungo ponte festivo e gli italiani, dalla Val d'Aosta alla Sicilia, vanno in vacanza - osserva il segretario Nicola Zingaretti - ma proprio oggi è scattato il rincaro della benzina, mentre una delle promesse di Salvini era stata la riduzione delle accise».

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