Cronache

Gli svizzeri ora premiano l'Ong che riempiva l'Italia di migranti

La fondazione Paul Grüninger premia l'equipaggio della Iuventa, la nave dalla Ong Jugend Rettet

Gli svizzeri ora premiano l'Ong che riempiva l'Italia di migranti

Dalla Svizzera 50mila franchi (mica bruscolini) alla Ong sequestrata in Italia. Succede (anche) questo nella lunga polemica sull'operato delle Ong nel Mediterraneo. L'ultima notizia arriva dal Paese che ha sempre fatto della neutralità la sua carta distintiva. La fondazione Paul Grüninger, infatti, quest'anno ha assegnato il suo premio all'equipaggio della nave Iuventa, l'imbarcazione della Ong tedesca Jugend Rettet finita nel mirino della magistratura italiana.

Il sequestro della Iuventa risale all'agosto del 2017, quando la procura di Trapani ha iniziato ad indagare sulle operazioni di salvataggio delle navi Ong. Il sequestro è stato confermato nell'aprile dell'anno scorso, poi dall'inchiesta non sono emersi altri particolari. Di certo c'è che dieci membri dell'equipaggio sono stati accusati di aver favorito l'immigrazione clandestina.

Ora, però, il suo nome torna sulla scena pubblica per la decisione della fondazione svizzera di elargire il premio nei confronti di Jugend Rettet. Il premio è intitalato al comandante della polizia di San Gallo che negli Anni '30 salvò dalle persecuzioni naziste centinaia di rifugiati ebrei. La fondazione lo attribuisce normalmente ogni tre anni a quelle persone che si distinguono per umanità e coraggio. Col premio alla Juventa la Paul Grüninger ha l'intenzione di inviare un segnale "contro la criminalizzazione delle azioni umanitarie, come il salvataggio di rifugiati in mare". La cerimonia di premiazione si terrà il 10 maggio al centro culturale Palace di San Gallo. Dal 2016 - scrive la fondazione in una nota - la Iuventa ha salvato più di 14mila migranti. In questo modo l'equipaggio avrebbe "contrastato il fallimento della politica europea".

E pensare che l'equipaggio della Juventa è lo stesso che, entrando in un porto nostrano, espose sul ponte della nave un eloquente striscione che mandava a quel paese il Centro di coordinamento del soccorso marittimo italiano: "Fuck Mrcc".

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