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Se i 5 stelle litigano pure su Bagheria e Di Maio prende le distanze dal voto siciliano

Botta e risposta a distanza tra il vicepremier Di Maio e il deputato regionale dei 5stelle Sunseri dopo le amministrative di domenica scorsa

Se i 5 stelle litigano pure su Bagheria e Di Maio prende le distanze dal voto siciliano

Le polemiche sul voto di domenica non si sono placate. L'ultima in ordine di tempo arriva da Bagheria ed è qui che il Movimento 5 stelle si spacca sulle elezioni amministrative. Se il leader nazionale Luigi Di Maio, dopo la sconfitta nel comune alle porte di Palermo ha subito sottolineato che il sindaco uscente Patrizio Cinque non faceva più parte da tempo del M5s, non è dello stesso avviso il deputato regionale M5s Luigi Sunseri. In un post pubblicato sui social, Sunseri, ha sottolineato: “Non condivido affatto le parole di Luigi Di Maio su Bagheria”.

Durante una diretta Facebook, Di Maio ha affermato: “Bagheria non è governata più dal Movimento da anni. Il Sindaco Patrizio Cinque si è autosospeso”, Sunseri replica a tono: “Consiglieri e assessori hanno rappresentato (benissimo tra l’altro) il Movimento 5 Stelle per 5 lunghi anni. Fino all’ultimo giorno del loro mandato”.
Una querelle che non è piaciuta a molti e in un momento così delicato, ovvero a dieci giorni dal ballottaggio, per qualcuno l'uscita è stata fuori luogo. "Hanno riportato alla normalità una città distrutta sotto tutti i punti di vista – ha detto l’esponente regionale del M5s – Una città dove si bruciavano i morti, una città con 70 milioni di euro di debito, una città con l’immondizia che arrivava al primo piano dei palazzi. Una città dove un mafioso pentito dichiarava: "il sindaco grillino di Bagheria era inavvicinabile, per questa ragione la famiglia mafiosa aveva deciso di non occuparsi più di appalti al comune. Grazie ragazzi. Grazie per il lavoro svolto". conclude Sunseri.

In realtà quattro giorni dopo le elezioni, il Movimento fa la conta del risultato elettorale: perde i sindaci a Gela e Bagheria, andando comunque al ballottaggio a Caltanissetta e Castelvetrano. "Ridicoli e imbarazzanti", dice il presidente dell'Ars Gianfranco Micciché. "I Cinque stelle che hanno sottolineato che nei comuni in cui hanno perso non governavano più. La politica deve tornare a essere una cosa seria". A Gela e Bagheria i Grillini non sono arrivati al ballottaggio ma ieri i vertici del Movimento hanno sottolineato che i sindaci dei due comuni siciliani da tempo non fanno più parte dei Cinque stelle. "Una dichiarazione del genere davvero non si può sentire - dice ancora Miccichè a margine della commemorazione di Pio La Torre- non sanno governare, non sanno fare niente.

Bisogna tornare a un minimo di normalità".

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