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Scudetto 2005-06? Non è ancora finita la battaglia Juventus-Inter

Sono passati quasi tredici anni da Calciopoli ma la Juventus non si è ancora rassegnata all'idea di far togliere lo Scudetto 2005-2006 assegnato a tavolino all'Inter

Scudetto 2005-06? Non è ancora finita la battaglia Juventus-Inter

La rivalità sportiva tra l'Inter e la Juventus è stata sempre molto forte, ma inevitabilmente si è inasprita dopo il 2006, anno in cui scoppiò il caso denominato Calciopoli. Il club bianconero fu ritenuto colpevole di illecito sportivo, fu retrocesso in Serie B, gli fu revocato lo scudetto 2004-2005, rimasto non assegnato, e gli fu tolto anche il Tricolore della stagione 2005-2006, assegnato poi all'Inter che aveva chiuso la stagione al terzo posto della classifica dietro alla Juventus e al Milan che subì 30 punti di penalizzazione e che arrivò dunque dietro ai cugini.

La Juventus fu retrocessa, il Milan, la Lazio e la Fiorentina presero trenta punti di penalizzazione, mentre l'Inter beneficiò di uno Scudetto vinto a tavolino e per molti tifosi nerazzurri quello del 2006 resta lo Scudetto più bello e il "risarcimento" per quello del 1997-98. Il club di Corso Galileo Ferraris, negli anni, ha sempre fatto ricorso contro l'assegnazione di quello Scudetto ma ha sempre perso. In ordine di tempo, a dicembre del 2018, la Corte di Cassazione ha respinto il ricorso della Juventus relativo alla richiesta di revocare quello scudetto ai nerazzurri e di non assegnare il titolo per il campionato 2005/2006.

I tifosi della Juventus e dell'Inter, soprattutto sui social network, si trovano spesso a battibeccare per via di questo contestato Scudetto, ma anche i due club negli anni non se le sono mandate di certo a dire in Tribunale e fuori con dichiarazioni al veleno e piccate. Oggi, il legale della Juventus Luigi Chiappero ha parlato durante l’udienza davanti alle Sezioni Unite del Collegio di Garanzia dello Sport, presieduta dal Presidente Franco Frattini, in merito al ricorso della società bianconera contro l’Inter, la Figc e il Coni sull’assegnazione dello scudetto del campionato 2005/2006 dato alla squadra nerazzurra in seguito a Calciopoli.

Ecco le parole dell'avvocato del club bianconero e riprese da Italpress: "Vogliamo una decisione che dica due cose: o una o l’altra. Che ci dica che i comportamenti dell'Inter non sono eticamente contrari ai principi ispiratori del codice di comportamento della Figc e noi ne prenderemo atto e trarremo le nostre conclusioni e lo scudetto rimarrà lì assegnato. Oppure chiediamo una affermazione di tipo diverso che, preso atto della mutata situazione, il Collegio di Garanzia dello Sport o chi per esso, ci dica che quel comportamento, se fosse stato conosciuto, è un comportamento che doveva essere tenuto in considerazione, esiste, ed è stato accertato anche se non attraverso una decisione della giustizia sportiva. È per questo che chiediamo al Collegio di Garanzia di prendere una decisione".

Ad andare contro alla Juventus, però, ci ha pensato non solo l'avvocato dell'Inter Luisa Torchia, ma anche l'avvocato della Figc Luigi Medugno, dato che il club di Corso Galileo Ferraris ha fatto anche ricorso contro la Federazione per i danni subiti a seguito della retrocessione in Serie B nel 2006. Queste le parole del legale del club nerazzurro: "Se è una questione di giustizia perchè la Juventus ha chiesto al Consiglio Federale di revocare lo scudetto? Il Consiglio non ha nessuna competenza in materia, questa richiesta di revoca ha un oggetto impossibile". Le fa eco Medugno: "Revoca dello scudetto del 2006 fattibile? Non è possibile perchè se ci fosse uno scorrimento di graduatoria chi ne beneficerebbe sarebbe la società dopo: insistiamo per l’inammissibilità del ricorso della Juventus. Quello scorrimento di graduatoria è la conseguenza automatica delle penalizzazioni in classifica che hanno determinato quegli effetti.

Voi non potete essere aditi dell’impugnazione del lodo, non siete attributari della norma vigente. Voi siete investiti della competenza a partire dal luglio 2014, quindi è impensabile che oggi possiate far uso di una condizione che avete ereditato dalla riforma a partire da quella data"

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