Cronaca locale

La camorra chiede il pizzo per i lavori di Porta Capuana, impresa molisana lascia il cantiere

Di fronte alle minacce la ditta di Isernia, dopo aver denunciato l’episodio, ha deciso di sospendere le proprie attività e di ritirare operai e macchinari

La camorra chiede il pizzo per i lavori di Porta Capuana, impresa molisana lascia il cantiere

Avevano subito per due giorni consecutivi minacce e pressioni da parte del racket delle estorsioni e hanno deciso di dare un segnale forte ritirando uomini e mezzi dal cantiere, dopo aver denunciato l’episodio in Questura. Si sono fermati i lavori di restyling di Porta Capuana, nel centro storico di Napoli, finanziati nell'ambito del Grande Progetto Unesco, poiché l’impresa molisana, di Isernia, che aveva vinto la gara d’appalto, non si è piegata alla richiesta del pizzo.

Martedì scorso le prime avvisaglie. Un uomo arrivato sul cantiere con uno scooter e un casco integrale ha intimato ai titolari della ditta di pagare dei soldi per poter continuare i lavori. “O cacciate il denaro o vi spariamo tutti”, la minaccia diretta del malvivente. I dirigenti dell’impresa hanno denunciato l’accaduto alla polizia di Stato, ma il giorno successivo l’uomo con lo scooter si è ripresentato al cantiere ribadendo le minacce con toni anche più accesi.

Dopo l’ennesimo affronto, anche questo raccontato alle forze dell’ordine, la ditta di Isernia ha deciso di sospendere le proprie attività e di chiudere il cantiere, facendo tornare a casa sia gli operai sia i macchinari. A gennaio scorso ci furono nove arresti a Napoli di persone che chiedevano

html" data-ga4-click-event-target="internal">il pizzo non solo alle imprese edili, ma addirittura anche alle aziende che curavano la mensa scolastica.

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