Cronaca locale

Roma, controlli alla stazione Termini: 5 arresti per furto

A finire in manette 2 donne romene che, con la scusa di aiutare i passeggeri a fare i biglietti, gli sfilavano il portafogli, 2 tunisini per il furto di un cellulare e un ragazzo per aver sottratto 32 portafogli in un negozio della stazione

Roma, controlli alla stazione Termini: 5 arresti per furto

Ancora arresti alla stazione Termini di Roma. Nella giornata di ieri, i Carabinieri della Stazione Roma Quirinale, hanno fatto scattare le manette nei confronti di 5 persone: tutte accusate di furto aggravato. Le prime ad essere colte sul fatto due donne romene di 42 e 47 anni, provenienti dai campi nomadi di Via Candoni e via del Castellaccio, soprese a sfilare una banconota da 50 euro dal portafogli di una turista cinese. Le donne, appostate presso le biglietterie automatiche, usavano la scusa di aiutare i passeggeri in transito a fare i biglietti per avvicinare le ignare vittime e procedere ai furti.

Poco dopo il loro arresto, sono finiti in manette anche due gemelli tunisini di 32 anni. I due, incensurati e nella Capitale senza fissa dimora, sono stati fermati dai Carabinieri del Comando Roma piazza Venezia per aver rubato un cellulare ad un turista nella galleria commerciale della stazione Termini. Lo smartphone è stato poi recuperato e riconsegnato al proprietario. L’ultimo arresto, invece, riguarda un ragazzo di 28 anni nato in Germania, ma in Italia senza fissa dimora: il giovane ha rubato in un negozio della stazione 32 portafogli dal valore totale di 400 euro. Anche in questo caso la refurtiva è stata recuperata e restituita al responsabile dell’esercizio commerciale.

Non è la prima volta che si parla di furti di questo tipo presso la stazione ferroviaria più importante di Roma. Lo scorso 26 aprile, alla raffica di controlli tra piazza dei Cinquecento, piazza della Repubblica e via Giolitti, seguirono 2 arresti per borseggio e 9 denunce a piede libero.

Nel mese di marzo, invece, denunciate due ragazze italiane per furto aggravato in un negozio di abbigliamento della galleria commerciale, oltre a due trentenni del Senegal e della Costa d’Avorio che molestavano viaggiatori con richieste insistenti di elemosina e assistenza presso le biglietterie automatiche della stazione.

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