Economia

Mondadori punta alla cedola grazie ai libri e al digitale

Il gruppo stima un utile di 30-35 milioni a fine anno e Mauri conferma l'obiettivo di tornare al dividendo

Mondadori punta alla cedola grazie ai libri e al digitale

Mondadori conferma l'intenzione di tornare a distribuire il dividendo. L'ad Ernesto Mauri lo aveva anticipato in occasione dell'assemblea dei soci svoltasi a marzo e lo ribadito ieri in occasione dei conti del primo trimestre. Il gruppo presieduto da Marina Berlusconi prevede infatti per fine anno un utile netto nel range di 30-35 milioni, in significativa crescita rispetto al 2018, che aveva chiuso con profitti per 20 milioni. Insomma la strategia del vertice di spostare il centro dell'attività di Mondadori dai periodici ai libri, un'area di business che ora rappresenta l'80% del fatturato, sta dando buoni frutti. Nel corso dell'anno il gruppo proseguirà quindi il percorso di riposizionamento strategico e di ulteriore focalizzazione sui core business.

In particolare Mondadori intende consolidare la leadership in Italia nell'area libri, con un market share del 25%, perfezionare l'annunciata cessione di Mondadori France, e individuare nuove aree di sviluppo dell'attività libraria all'estero.

Quanto ai conti, il primo trimestre si è chiuso con una perdita di 3,5 milioni, con un miglioramento di 10,1 milioni rispetto all'anno precedente. Il risultato netto delle attività in continuità rettificato è in significativo miglioramento (+5 milioni di euro) e pari a -8,4 milioni rispetto ai -13,4 milioni dello stesso periodo del 2018. I ricavi si sono attestati a 166,8 milioni, rispetto ai 177,7 milioni di un anno prima.

Per quanto riguarda le singole attività del gruppo di Segrate, sul fronte dei libri i ricavi si sono attestati a 70,2 milioni (-4,6% rispetto a 73,6 milioni del primo trimestre 2018), per effetto della differente calendarizzazione del piano editoriale. Il fatturato dei periodici è sceso invece del 10,2% a 63 milioni rispetto a 70,1 milioni del primo trimestre 2018 (-2,5% al netto delle cessioni di Inthera e di Panorama). Per quanto riguarda i ricavi pubblicitari la carta stampata è calata del 20,7% ma l'area digital ha compiuto un balzo del 10 percento.

L'incidenza dei ricavi digital sul totale si è incrementata al 42% (35% di marzo 2018). Bene anche i ricavi dei prodotti collaterali: +7,4% rispetto al primo trimestre 2018 (+19% escludendo Panorama nel primo trimestre 2018).

Quanto al debito la posizione finanziaria netta (ante Ifrs 16) si è attestata a -179,3 milioni, in significativo miglioramento di 42,6 milioni, per effetto prevalentemente della generazione di cassa ordinaria delle attività in continuità pari a 50,9 milioni. La posizione finanziaria netta, considerando invece anche i nuovi principi contabili internazionali, è pari a -286,4 milioni (include l'impatto Ifrs 16, pari a -107,1 milioni).

Tra le operazioni straordinarie il perfezionamento della cessione di Mondadori France a Reworld Media è previsto per giugno. Il valore attribuito alla controllata, libera da cassa e da debito, è di 70 milioni, al quale si aggiunge un earn-out pari a 5 milioni. Al termine dell'operazione Mondadori avrà una partecipazione in Reworld Media tra l'8% e il 10%.

In Borsa il titolo ha chiuso sostanzialmente stabile a 1,52 euro (-0,13%).

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