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Volley, Civitanova ribalta il Kazan. In Champions è festa italiana

Volley, Civitanova ribalta il Kazan. In Champions è festa italiana

Aggiorniamo la statistica, allora, il parziale di Civitanova nelle finali è di 2 vinte su 9, nell'ultimo biennio, ma esaltanti. A Berlino è il sabato delle finali di Champions, Novara batte 3-1 la favorita Conegliano, i marchigiani perdono un set con il Kazan e poi si scatenano, impedendo allo Zenit di alzare la 6^ Champions in 8 anni, ciclo degno dell'Urss d'antan, vincitrice di 12 Europei su 17, di cui 10 consecutivi, dal 1967 al '91, più 6 mondiali, sino alla disgregazione. I numeri che sintetizzano la consacrazione della Lube, meritata già un anno fa, con Medei, il tecnico delle 6 finali perdute in sequenze, ma avanti di 4 punti nel quarto e anche nel tie break, in identica finalissima. Persa a febbraio la coppa Italia, contro Perugia, il sostituto Fefè De Giorgi centra un double da sballo, con la sua autoironia e selfcontrol.

Lube sul tetto del continente, festeggerà in serata, al rientro da Berlino. Neanche ha celebrato il 5° scudetto, al ritorno da Perugia, martedì notte: «Bisognerebbe vincerli al pomeriggio», sussurra il ds Beppe Cormio. In settimana, a Treia, il paese delle cucine e dei 9400 abitanti, neppure una bandiera visibile dalla strada principale e la diritta via era smarrita anche dai biancorossi, ieri, 16-25 subito, con Butko dominante su Bruninho, in regia. Nel secondo, invece e finalmente, è potere maceratese, i cubani Simon e Leal giganteggiano come nei playoff (spavento con Verona, in casa, ma imprese a Trento e in Umbria), in Champions può giocare anche il centrale Stankovic. Balaso fa la cavalletta in difesa, Juantorena cresce: 25-15. Anche il terzo è trionfale, sul 16-7 da impazzire, 25-15. Sokolov resta concentrato nel quarto, gli scambi restano brevi,

A senso unico anche la finale in gonnella, 3-1 per Novara, a 18 e a 17, ovvero più o meno come quegli 8 set a 0 di inizio serie scudetto, ma a favore di Conegliano. Che si aggiudica il terzo a 14, nel quarto si arena a 22, surclassata da Egonu (27) e da Bartsch. Non bastano i 6 muri in più, in particolare di Anna Danesi. E adesso spazio alla nazionale, l'estate è della Nations league, poi le qualificazioni olimpiche.

Servirà il sacrificio di Juantorena, 34 anni e 3 Champions, di cui due con Trento, in avvio di decennio.

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