Cronache

A Ravenna si sospetta un caso di morte per morbo da 'mucca pazza'

Alla donna era stata diagnosticata una polmonite. Indagate 40 persone, tra medici e infermieri

A Ravenna si sospetta un caso di morte per morbo da 'mucca pazza'

Era stata scambiata per una polmonite. Invece, in provincia di Ravenna, una donna è morta a causa del morbo della "mucca pazza".

Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, la vittima sarebbe una donna di 59 anni, deceduta lo scorso 5 maggio. Inizialmente, la morte era stata attribuita a una polmonite ma, a seguito di esami e analisi dettagliate, l'ospedale di Ravenna ha attribuito la morte al morbo della "mucca pazza". La famiglia della vittima, avrebbe allora presentato denuncia, da cui è scaturita un inchiesta: oggi si terrà l'autopsia della donna, per stabilire nuovamente le reali cause della morte. L'esame autoptico verrà svolto, secondo quanto riferito dal Resto del carlino, da una coppia di anatomopatologi che, in caso di conferma di decesso per il morbo, dovranno anche chiarire se eventuali terapie avrebbero potuto salvare la donna. Non solo: dovranno anche dichiarare chi del personale medico abbia eventualmente omesso qualche attenzione. Ma quella di oggi, non sarà autopsia come tutte le altre: il pm ha invitato i medici ad operare con la massima prudenza, per evitare di essere contagiati dal morbo che potrebbe aver ucciso la donna.

Intanto, sono state iscritte nel registro degli indagati 40 persone tra medici e infermieri, che avrebbero potuto diagnosticare la malattia e salvare la donna.

La 59enne era stata ricoverata il 7 aprile in ospedale, a causa di un malessere che lei attribuiva al ritorno di un linfoma, curato tempo prima. Invice, prima le era stata diagnosticata una polmonite, poi un'encefalite auto-immune. Dal 1° maggio la paziente era entrata in coma e, pochi giorni dopo, era morte. La diagnosi del decesso indica un possibile caso di morte per il morbo della "mucca pazza".

L'epidemia aveva allarmato l'Europa, tra il 2001 e il 2002: per combatterla, erano state introdotte restrizioni al consumo di carne bovina, che aveva portato alla diminuzione dei casi.

Quello di Ravenna, se confermato, sarebbe il terzo caso in due anni.

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