Cronache

Marzabotto, la provocazione dei musulmani: festeggiano la fine del Ramadan di fronte alla Chiesa

A Marzabotto, in provincia di Bologna, l'associazione culturale musulmana e la comunità araba, invita tutta la cittadinanza all'iftar del Ramadan nella piazza di fronte alla chiesa. E il sindaco dice di non saperne niente

Marzabotto, la provocazione dei musulmani: festeggiano la fine del Ramadan di fronte alla Chiesa

Marzabotto, settemila anime in provincia di Bologna. Qui, sabato 1 giugno, nelle stesse ore in cui a Madrid si giocherà la finale di Champions League tra Liverpool e Tottenham, nella piazza antistante la Chiesa di San Giuseppe e San Carlo – Piazza Martiri delle Fosse Ardeatine – "l'associazione culturale musulmana e la comunità araba invita tutta la cittadinanza all'iftar del Ramadan".

È quanto si legge, infatti, nel manifesto che pubblicizza l'evento, rilanciato anche su Fabebook. "Il primo giugno, alle ore 20:00, nella piazza di fronte alla Chiesa". L'iftar altro non è che il pranzo serale dei musulmani, che interrompe il digiuno quotidiano durante il mese sacro. Mese sacro che termina appunto con il tramonto di sabato primo giugno.

Nulla di male, ci mancherebbe. Fa solo strano quel "nella piazza di fronte alla Chiesa", che sa di provocazione e sfida, perché gli anni scorsi l'evento finale del Ramandan, in quel di Marzabotto, si è sempre tenuto in un parco, quello di via Bottonelli, dedicato alla memoria di Peppino Impastato. E dunque, perché cambiare location e scegliere lo spiazzo a due passi di numero dal sagrato?

Scartabellando sul sito del comune di Marzabotto, siamo riusciti a contattare la persona indicata come il referente dell'associazione culturale islamica per l'integrazione a Marzabotto, che però ci dice essere solo l'ex presidente, motivo per il quale è poco informato. Ciò detto e ciò nonostante, (r)assicura: "Qualsiasi cosa venga fatta, chiediamo sempre l’autorizzazione, sennò non possiamo fare niente". Ci dice, gentilmente, che si premura di farci avere il contatto dell’attuale presidente, ma non siamo più stati contattati.

Abbiamo contattato invece il sindaco Romano Franchi, che il 26 maggio – sostenuto ancora una volta da una lista civica sospinta dal Partito Democratico e dall'intero centrosinistra – punta dritto al terzo mandato. E il primo cittadino, a nostra domanda se fosse o meno al corrente, ci dice di non aver ancora visto quel manifesto. Insomma, non ne saprebbe niente. Poi, polemicamente, ci chiede di non insistere con le domande circa l'autorizzazione e la scelta di celebrare la fine del mese sacro islamico proprio di fronte alla Chiesa del Paese: "Non le posso rispondere, perché non so. È inutile che insiste, prima mi devo informare".

Non sappiamo perciò se la comunità musulmana abbia fatto richiesta per l'autorizzazione al Comune. Ma se il sindaco non ne sa niente, come ci ha detto, presumiamo di no. Però, ci mancherebbe, potremmo anche sbagliare....

Resta però il fatto che sul manifesto c'è scritto nero su bianco "nella piazza di fronte alla Chiesa" e l'interrogativo se sia o meno opportuno come luogo per celebrare la fine del Ramadan

Interrogativo al quale il candidato sindaco del centrodestra Morris Battistini (Forza Italia) risponde così: "Una provocazione inutile. Chiunque ha il diritto di manifestare il proprio culto, ma senza scivolare in provocazioni inutili". E gli fa eco, infine, il deputato "azzurro" Galeazzo Bignami: "Credo che se qualcuno vuole celebrare le proprie ricorrenze può ovviamente farlo, ma decidere di svolgerlo davanti ad una Chiesa la trovo una inutile provocazione.

A questi signori chiedo cosa sarebbe successo se i cristiani avessero deciso di festeggiare il Natale davanti ad una moschea di un paese arabo".

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