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Salute in Italia: a Bolzano e Pescara si sta meglio

Salute in Italia: a Bolzano e Pescara si sta meglio

In quale città gli italiani godono di miglior salute? Lo fotografa la classifica del Sole 24 Ore. Sul podio Bolzano, Pescara e Nuoro. Nella top ten Firenze (5° posto) e Milano (8° posto) unica metropoli tra le prime dieci. Seguono Torino (24° posto), Roma (29° posto); Palermo (46° posto), Bologna (52° posto) e Napoli (72° posto). Tra i 12 indicatori ci sono anche mortalità, speranza di vita, diffusione di farmaci per malattie croniche e accesso ai servizi sanitari sul territorio. Ci sono ben sei province della Lombardia tra le prime 20 della classifica. La migliore lombarda è Brescia, che si colloca al settimo posto, superando addirittura Milano. A seguire ci sono Como (13° posto), Sondrio (14°), Lecco (15°), Bergamo (17°). Più indietro Monza (22°), Cremona (25°), Varese (31°), Pavia (42°), Lodi (51°), e per ultima Mantova (86°).

Di contro, l'indice assegna la maglia nera a Rieti, con Alessandria e Rovigo penultima e terzultima. La classifica è il risultato della media dei punteggi ottenuti dai diversi territori nei 12 indicatori presi in esame che fotografano tre aspetti fondamentali del benessere della popolazione: alcune performance demografiche registrate negli ultimi anni (ad esempio l'incremento della speranza di vita alla nascita), alcuni fenomeni socio-sanitari (come la mortalità annua per tumore e per infarto e il consumo di farmaci per asma, diabete e ipertensione) e le capacità dei servizi sanitari territoriali (dall'emigrazione ospedaliera alla disponibilità di posti letto e di medici, pediatri e geriatri in rapporto alla popolazione).

In cima alla classifica per l'incremento maggiore della speranza di vita media è la provincia di Gorizia (4,6 anni in quindici anni), dove si vive in media 83,2 anni. Guardando ai singoli indicatori, dalla classifica emerge che Alessandria e Genova registrano la maggiore incidenza di mortalità per tumore, mentre Ferrara è in cima alla classifica per casi di infarto miocardico acuto assieme a Rovigo, provincia che tra l'altro risulta più penalizzata per la scarsa disponibilità di medici di medicina generale rispetto alla popolazione residente e penultima per l'incidenza di pediatri in rapporto agli under 14.

A Lucca si segnala la scarsità di geriatri in rapporto alla popolazione anziana over 65, mentre nelle province di Sud Sardegna e Vibo Valentia la ricettività ospedaliera, in termini di posti letto pro capite, è ai minimi; l'emigrazione ospedaliera, che fotografa i pazienti costretti a farsi curare fuori regione, è un fenomeno che registra il picco negativo a Isernia e l'Aquila.

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