Salute

Obesità, la stimolazione magnetica transcranica è efficace

I dati forniti dall'Organizzazione Mondiale della Sanità non sono incoraggiati. Dal 1980 ad oggi, infatti, questa patologia a livello globale è raddoppiata

Obesità, la stimolazione magnetica transcranica è efficace

È considerata una patologia endemica tipica dei Paesi Occidentali, dove circa un terzo degli abitanti è sovrappeso. I dati forniti dall'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) non sono affatto incoraggianti. Dal 1980 ad oggi l'obesità a livello globale è raddoppiata e il problema si è esteso alle fasce più giovani della popolazione. Si stima, infatti, che nel 2011 ci fossero nel mondo oltre 40 milioni di bambini al di sotto dei 5 anni con un peso superiore alla norma. Numerose sono le complicanze a livello organico che questa patologia comporta. Si ha innanzitutto un rischio più elevato di sviluppare malattie cardiovascolari, diabete mellito, tumori (del colon retto, dell'ovaio, dell'esofago, del seno, dell'utero, della prostata e dei reni) calcoli biliari, artrosi, problemi respiratori, ictus, ripercussioni sulla fertilità e gravidanze difficili. Da non sottovalutare poi le conseguenze psicologiche. Spesso, infatti, le persone obese sono vittime di derisione verbale, di bullismo e di isolamento sociale.

La definitiva conferma sull'efficacia e sulla sicurezza della stimolazione magnetica transcranica per combattere l'obesità giunge da uno studio condotto dai ricercatori dell'IRCCS Policlinico San Donato (Milano) guidati da Livio Luzi, responsabile dell'area di Endocrinologia e Malattie metaboliche dell'ospedale e ordinario di Endocrinologia presso l'Università degli Studi del capoluogo lombardo. Già in passato il team di scienziati aveva dimostrato la validità di questa tecnica (che consiste nell'indossare un casco leggero in grado di dare una sollecitazione elettromagnetica a differenti regioni del cervello) per ridurre nelle persone obese il cosiddetto "food craving", ovvero il desiderio impellente di cibo. Inoltre con la stessa metodologia è possibile modificare i batteri intestinali, favorendo così il calo ponderale.

L'esperimento ha coinvolto circa 50 pazienti di cui 33 sono stati seguiti per oltre un anno. Tutti sono stati sottoposti a 15 sedute di stimolazione, 3 volte a settimana, per 5 settimane. I risultati fanno ben sperare. Si è ottenuta una perdita di peso di quasi nove chili e anche una riduzione dell'indice di massa corporea significativa, in media dell'8,4% del peso iniziale. Nei comportamenti alimentari anomali sono implicate alcune disfunzioni nei circuiti cerebrali della ricompensa, questi modulati dalla dopamina.

La stimolazione magnetica transcranica è già impiegata con ottimi risultati in ambito neurologico al fine di modulare il sistema dopaminergico in malattie come la depressione maggiore e in alcune dipendenze, nicotina, alcool e cocaina.

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