Politica

Premio spaziale al fisico Battiston

L'ex presidente dell'Asi «ha contribuito ai progressi della scienza»

«È un grande onore entrare in un gruppo di persone che hanno segnato la storia della ricerca scientifica e delle tecnologie spaziali». Così Roberto Battiston, docente di fisica nell'Università di Trento ed ex presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi), commenta il suo prossimo ingresso nella prestigiosa Hall of Fame della Iaf.

La cerimonia che formalizzerà il riconoscimento a Battiston è prevista il 25 ottobre a Washington, in chiusura del Congresso Internazionale di Astronautica e l'ufficialità del riconoscimento è attesa nelle prossime ore.

A quanto apprende l'Adnkronos da fonti vicine al dossier, «il via libera c'è, manca solo l'ufficialità».

Nella Hall of Fame, infatti, sono ammesse solo le personalità che hanno contribuito in modo sostanziale al progresso della scienza spaziale, della tecnologia e dei benefici per l'umanità derivanti dalle attività spaziali.

«Sono il secondo italiano a farne parte - ha dichiarato Battiston - e questa è una conferma del valore del sistema spaziale italiano, sia dal punto di vista scientifico che da quello industriale. Questo riconoscimento è un motivo in più per continuare ad occuparmi di spazio a diversi livelli poiché si tratta di una delle attività che influenzeranno la vita dell'uomo nel futuro».

Roberto Battiston è fra i personaggi più influenti dell'astronautica ed entrare nella Hall of Fame della (Iaf), grazie allo «straordinario contributo alla progresso dell'astronautica nel corso della sua carriera e nell'ambito delle attività della Iaf». Finora l'unico italiano ad avere questo riconoscimento è stato Paolo Ferri, responsabile delle operazioni di volo dell'Agenzia Spaziale Europea.

Tra i nomi di spicco che compaiono nella Hall of Fame della Iaf ci sono, tra gli altri, Charles F. Bolden, ex capo della Nasa, Paolo Ferri, fisico e capo delle operazioni della missione Rosetta, Edward C. Stone, fisico statunitense e tra i padri delle missioni Voyager.

Per il nostro Paese si tratta di un riconoscimento di enorme importanza che rilancia l'Italia tra i grandi della ricerca scientifica spaziale.

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