Politica

Manifesti anti Salvini anche ad Agrigento: "Terroni votatemi"

Dopo i cartelloni apparsi a Bologna a firma #castigat, anche ad Agrigento questa mattina spuntano diversi manifesti elettorali con il volto di Salvini e la scritta "Terroni votatemi"

Uno dei cartelloni anti Lega apparsi al centro di Agrigento giovedì mattina
Uno dei cartelloni anti Lega apparsi al centro di Agrigento giovedì mattina

Anche Agrigento si risveglia con dei manifesti su Matteo Salvini: sia in centro, così come nei quartieri in periferia, negli spazi costituiti appositamente per poter apporre manifesti elettorali campeggiano poster con il nome ed il volto del ministro dell’interno e la scritta “Terroni votatemi”.

Si tratta evidentemente di falsi manifesti elettorali della Lega, con tanto di simbolo del partito inserito al fianco della scritta provocatoria che sta facendo discutere in tutta la città dei templi.

Qualcuno nella scorsa notte, gira per Agrigento per tappezzare diverse vie con simili cartelli: un’iniziativa non rivendicata da nessuno, ma che appare molto simile a quella vista a Bologna nella giornata di mercoledì.

Nel capoluogo emiliano in particolare, campeggiano per diverse ore molti falsi manifesti contro Salvini e Di Maio dello stesso tono di quelli apparsi giovedì mattina ad Agrigento. “Onesti quando ci pare”, “Più armi nelle scuole” ed ancora una volta “Terroni votatemi”, sono le scritte risconstrabili nei cartelli elettorali apparsi nelle scorse ore, con i due vice premier presi di mira.

A Bologna c’è però una firma, che è quella di #castigat: si tratta di una sigla che rimanda al latina “castigati ridendo mores”, dunque un’iniziativa palesemente satirica a poche ore dalle elezioni. Ad Agrigento invece non vi è alcuna firma, tanto da rendere più veritieri i manifesti ed acuire il senso di provocazione: l’unico simbolo che appare è quello delle Lega, anche i caratteri delle scritte sono quelli usualmente utilizzati nei post sui social o nei manifesti del carroccio.

La Polizia Locale di Agrigento sta provvedendo adesso alla rimozione dei cartelloni, in quanto ovviamente abusivi ed attaccati in gran parte in appositi spazi destinati ai veri manifesti elettorali. Ma le foto sui social oramai circolano e girano da diverse ore. A differenza che a Bologna, ad essere preso di mira dalla satira, fino a questo momento come detto anonima, è soltanto il ministro dell’interno.

L’iniziativa parrebbe comunque locale: alla vista di questi manifesti ad Agrigento, in tanti pensano anche ad analoghi cartelloni a Palermo, dove il segretario leghista è oggi presente per celebrare l’anniversario della strage di Capaci.

Per il momento invece, dal capoluogo siciliano e dalle altre città dell’isola non vengono segnalati falsi manifesti della Lega. Intanto i responsabili locali del carroccio, annunciano segnalazioni ed esposti alla Questura di Agrigento: “Una stupida provocazione – dichiara Igor Gelarda, che oltre ad essere candidato nel collegio siciliano è anche responsabile Enti Locali della Lega sull’isola – che offende non solo il leader della Lega Matteo Salvini, ma anche i tanti siciliani che vedono e individuano la Lega come ultima speranza per un reale cambiamento nella vita politica nazionale dei siciliani e degli agrigentini.

Siamo certi che presto verranno presi i responsabili”.

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