Tappa dopo tappa

Che osso duro per lo Squalo

Che osso duro per lo Squalo

Forse mi ripeto, ma questo Roglic è davvero tosto e non sarà assolutamente facile buttarlo giù. È arrivato a Bologna da favorito e resta l'uomo da battere alla luce di come sta pedalando e, soprattutto, come sta interpretando la corsa. È chiaro che al nostro Nibali gli possano girare i cosiddetti è più che umano -, ma è altresì vero che lo sloveno è lì ad un passo dalla maglia rosa (a proposito, bravissimo anche Jan Polanc, che ha difeso il primato con una difesa bellissima) e quindi sono gli altri che hanno il dovere di muoversi e fare qualcosa, non certo lui che può anche disporre di un calcio di rigore a Verona, visto che c'è un'altra prova contro il tempo a lui più che congeniale.

A proposito di tempo, questo Giro è chiaramente condizionato dal meteo. È dato brutto sulle alte vette, soprattutto sul Gavia, che mi dicono difficilmente il Giro potrà scalare. Se ciò accadesse, sarebbe davvero un peccato, perché è la Cima Coppi, la vetta più alta, un traguardo oltre i 2600 metri, che fa la differenza.

Dimenticavo: bravissimo Ilnur Zakarin, ha vinto una grandissima tappa, corsa con grande coraggio.

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