Economia

Il governo spreme le pensioni: con i tagli 1000 euro in meno all'anno

Negli ultimi otto anni le mancate rivalutazioni sugli assegni dei pensionati si sono trasformate in un vero e proprio salasso

Il governo spreme le pensioni: con i tagli 1000 euro in meno all'anno

Una vera e propria mazzata. I tagli sulle pensioni voluti dal governo gialloverde cambieranno (e non poco) i cedolini Inps in consegna l'1 giugno. Di fatto le sforbiciate di Stato opereranno su due versanti. Il primo è quello delle pensioni d'oro che come è noto subiranno una drastica riduzione. Il taglio sarà del 15% per la quota di assegni tra 100.000 e 130 mila euro fino ad arrivare al 40% per la quota oltre 500 mila euro. Nel dettaglio le sforbiciate saranno del 30% per la quota di importo da 200.000 a 350.000 euro; del 35% per la quota di importo da 350.000 a 500.000 euro; del 40% per la quota di importo eccedente i 500.000 euro.

Ma c'è un altro aspetto che va considerato: l'altro fronte dei tagli. Lo "scippo" sarà anche sugli assegni più bassi con un prelievo organizzato sulla base del blocco delle rivalutazioni. In questo caso da giugno scatterà il recupero di quanto erogato in più nei primi tre mesi dell'anno per il mancato adegumaneto delle procedure Inps alle indicazioni della legge di Bilancio varata negli ultimi giorni del 2018. In questo caso lo scenario è chiaro: per le pensioni superiori a 3 volte il minimo e inferiori a 4 la rivalutazione sarà del 97%, del 77% per gli importi tra 4 e 5 volte il minimo, del 52% tra 5 volte e 6 volte il minimo, del 47% oltre 6 volte, del 45 oltre 8 volte e solo del 40% oltre 9 volte il minimo. Ma proprio su questo fronte la Uil con uno studio dettagliato sulle sforbiciate lancia l'allarme: "L' effetto della mancata rivalutazione delle pensioni pesa sui cedolini e non per pochi spiccioli, incalza la Uil, calcolando le conseguenze delle misure dal 2011 al 2019 a danno dei pensionati. Un pensionato che ha un trattamento di poco superiore a 1.568 euro lordi mensili, nel corso di questi ultimi otto anni, il mancato adegumento della rivalutazione ha portato da una perdita di 960 euro lordi all'anno". Un vero e proprio salasso che a quanto pare non ha fine.

Intanto l'1 giugno i pensionati scenderanno in piazza per dire "no" alle sforbiciate e agli assegni usati come bancomat dall'esecutivo gialloverde.

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