Elezioni Europee 2019

Proiezioni Parlamento Europeo: Ppe primo, poi S&D e Liberali

I tre gruppi storici (Ppe, S&D e Alde) avrebbero la maggioranza all'interno dell'Europarlamento con 425 seggi

Proiezioni Parlamento Europeo: Ppe primo, poi S&D e Liberali

I gruppi europeisti, Ppe in testa, sarebbero in netto vantaggio. È quanto emerge dalle prime proiezioni del Parlamento europeo, realizzata dall'istituto Kantar come aggregazione dei risultati delle elezioni nei singoli Stati membri dell'Unione.

Secondo questi dati statistiti il Partito popolare europeo otterrebbe 178 seggi (scendendo per la prima volta sotto soglia 200), seguito dai socialisti e democratici S&D (152) e dai liberali dell'Alde (108). Quarti i Verdi che eleggerebbero 70 membri. I tre gruppi storici (Popolari, Socialisti e Liberali) avrebbero la maggioranza all'interno dell'Europarlamento con 438 seggi (per avere la maggioranza servono 367 deputati). Considerando anche i Verdi (67), che hanno ottenuto un notevole successo in vari Paesi, la maggioranza arriverebbe a 505 seggi. I gruppi eueroscettici e "sovranisti" si fermerebbero a 169 seggi così ripartiti: 61 ai conservatori dell'Ecr (gruppo a cui ha aderito Fratelli d'Italia), 55 all'Europa delle libertà e delle nazioni (Enl) di Matteo Salvini e di Marine Le Pen e 53 al gruppo Efdd (Europa della libertà e della democrazia diretta cui aderisce il M5S). Ultimo il gruppo della sinistra estrema del Gue/Ngl con 42 seggi. In termini percentuali, sulla base degli exit poll di 11 Paesi e sui sondaggi di altri 17 Stati, il Ppe è al 23,04%, i socialisti al 19,57%, i liberali dell'Alde al 13,58%, i Verdi al 9,45%. Nessuno dei gruppi sovranisti, invece, supera il 10%: i conservatori di Ecr sono al 7,72%, i lepenisti-salviniani di Enl 7,59%, gli euroscettici di Efdd al 7,46%. Il gruppo di estrema destra Gue/Ngl 5,59%.

Nei singoli Paesi, in Germania la Cdu si conferma il primo partito col 28% (-7% rispetto a cinque anni fa), mentre i Verdi superano il 20% e i socialdemocratici si fermano al 15,6%. In Francia il Rassemblement National, la formazione guidata da Marine Le Pen, avrebbe ottenuto il 24% dei voti, davanti alla lista Renaissance, legata al partito La Republique en Marche del presidente francese, Emmanuel Macron, che prenderebbe il 23%. Terzi gli ecologisti di Eelv col 13,2%. In Austria il partito popolare ÖVP del cancelliere austriaco Sebastian Kurz, ottiene il 34,5% e 7 seggi, seguito dal Partito Socialdemocratico SPÖ con il 23.5% e 5 seggi. Il Partito delle Libertà FPÖ , alleato di Matteo Salvini nel gruppo Europa delle Nazioni, ha 3 seggi, uno in meno rispetto al 2014. In Spagna i socialisti del premier Pedro Sanchez, che hanno vinto le elezioni Politiche un mese fa, si confermano primi col 28,4%, seguiti dal Partido Popular che subisce un crollo (17,3%) dovuto al buon risultato dei centristi di Ciudadanos (16%). Podemos ottiene il 12,4% mentre l’estrema destra di Vox si ferma al 6,5% contro il 13% degli ultimi risultati nazionali. In Gran Bretagna, secondo le prime proiezioni, iI Brexit Party di Nigel Farage è il primo partito inglese con il 31,5% dei consensi, mentre i Tories della premier dimissionaria Theresa May, subiscono un tracollo fermandosi al 7,5%. I conservatori diventano quinti, superati dagli europeisti del Lib-dem (20%), dai laburisti (16,6%) e dai Verdi (11,6%).

n Ungheria Fidesz, il partito del premier Viktor Orban, ottiene il 56%, mentre il partito di estrema destra Jobbik scende dal 14,6% al 9%, preceduto dai socialisti del Mszp-P che arrivano al 10%, un risultato stabile rispetto a cinque anni fa. In Polonia gli euroscettici di Diritto e Giustizia che guida il Paese è primo col 42,4%, seguito dalla Coalizione per l'Europa del presidente del Consiglio europeo Donald Tusk, con il 39, 10 %.

In Grecia il primo ministro Alexis Tsipras, ha chiesto le elezioni anticipate dopo che il suo partito Syriza si è fermato al 25%, superato dai conservatori di Nea Demokratia, al 33,5%.

Commenti