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M5S corre ai ripari: vertice tra Di Maio e Di Battista

Vertice al Mise tra il vicepremier e l'esponente del M5S. Ma Di Battista frena: "Chieste le dimissioni di Di Maio? Stupidaggini totali"

M5S corre ai ripari: vertice tra Di Maio e Di Battista

Dopo la sconfitta - ammessa pure da Luigi Di Maio - il Movimento 5 Stelle deve correre ai ripari. Così il vicepremier ha riunito al Ministero dello Sviluppo economico lo staff della comunicazione, ma anche Gianluigi Paragone e Alessandro Di Battista.

"È un incontro per vedere cosa c'è da fare", spiega l'ex deputato grillino, "Uniti abbiamo vinto e uniti abbiamo perso. Ora ne parliamo dentro, per me non è una problematica di chi ma di cosa e di come si fanno le cose. Non abbiamo convinto le persone ad andare al voto e su questo la colpa è esclusivamente nostra, il Movimento è stato sempre capace di combattere l'astensionismo. Non dobbiamo prendercela con i cittadini, il problema non è chi ma cosa si deve fare e come".

Lo stesso Di Battista ha smentito in serata che dal Movimento sia partito la richiesta di dimissioni da parte di Di Maio. "Non siamo come Renzi con Zingaretti o D'Alema con Renzi, è tutta un'altra questione nel Movimento", ha spiegato, "Perché si vince e si perde tutti insieme, non è mai stata una questione di uomini. Siamo una forza politica di massa che evidentemente ha commesso degli errori e si lavora su quegli errori ma non si lavora sparando addosso l'uno contro l'altro, questo lo fa il Partito democratico, non lo farò mai io. Quando si prende una scoppola che probabilmente è la più grande della storia del Movimento si hanno tutti evidentemente delle responsabilità".

"Dibba" promette però battaglie ancora più accese con l'alleato di governo: "L'atteggiamento dell'ultimo mese e mezzo doveva essere assunto precedentemente", dice, "Bisognava a un certo punto mettersi più di traverso su alcune cose. Si deve continuare questa esperienza di governo mantenendo lo stesso identico atteggiamento dell'ultimo mese e mezzo. Se la Lega a un certo momento tira fuori delle boutade si devono fermare. Il Movimento non dovrà mai fare l'errore di pensare che l'atteggiamento avuto nell'ultimo mese e mezzo di campagna a elettorale sia stato responsabile di questo crollo elettorale.

È tutto il contrario".

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