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Scoperto il primo panda albino

In una riserva naturale in Cina, è stato ritrovato il primo esemplare di panda gigante albino. L'animale è stato immortalato con una fotocamera a infrarossi

Scoperto il primo panda albino

Il panda, da sempre nell'immaginario comune, è visto come un animale buffo, impacciato e tenero; inoltre, caratterizzato da una pelliccia di colore bianco e nero. Il panda gigante è uno degli orsi più rari al mondo; si stimano meno di 2.000 esemplari allo stato brado.

E in queste ultime ore però circola la notizia, con relative fotografie, del ritrovamento di un esemplare di panda gigante albino, ovvero ricoperto da pelo totalmente bianco. L'animale è stato scoperto e fotografato il mese scorso in Cina, nella riserva naturale nazionale di Wolong, nella provincia sud-occidentale del Sichuan, a circa 2.000 metri sopra il livello del mare.

Secondo gli scienziati che hanno esaminato la foto, si tratta di un panda affetto da albinismo, un'anomalia genetica caratterizzata dalla totale o parziale assenza della melanina e, dunque, della pigmentazione della pelle. Come è risaputo, questa particolare condizione la si può trovare anche nel mondo animale.

Dalle notizie che giungono dai funzionari della riserva naturale dove è ospitato questo esemplare unico al mondo, le sue condizioni di salute sembrano buone e sembra forte fisicamente e con un'andatura costante. Il rarissimo panda gigante albino è stato fotografato con una fotocamera a infrarossi e lo si vede mentre attraversa la foresta circostante con il suo mantello bianco e gli occhi rossi.

Dalle prime stime si pensa che abbia un'età di uno o due anni, anche se questo dato non può essere affermato con certezza; inoltre, non è dato sapere se sia maschio o femmina. Uno scienziato del Centro di conservazione e ricerca cinese ha detto che il gene dell'albinismo è recessivo e potrebbe essere trasmesso oltre.

Infine, il parco ha assicurato in una nota che installerà ulteriori telecamere a infrarossi per cercare di catturare ulteriori prove: "Se possiamo catturare la prossima generazione - affermano - il valore della ricerca sarà ancora maggiore".

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