Salute

La depressione del sorriso, che maschera il tormento con la felicità apparente

Ad esserne maggiormente colpite sono le persone che tendono a rimuginare sugli errori. Per uscirne è bene chiedere sempre un aiuto

La depressione del sorriso, che maschera il tormento con la felicità apparente

Si chiama "smiling depression", la tendenza a nascondere la depressione dietro un sorriso. Si tratta di un tipo di depressione atipica, che tende a far condurre una vita apparentemente normale e serena davanti agli altri, celando dietro all'apparenza un mondo interiore complesso.

Non si tratta di tristezza: c'è una differenza molto netta tra tristezza e depressione. La prima, infatti è uno stato d'animo, che può anche spronare a reagire, mentre la seconda è una condizione che annienta e demotiva. La "smiling depression" è un tipo di depressione mascherata.

La psicologa e ricercatrice Olivia Remes ha pubblicato un articolo sulla rivista on line The Conversation, dove indaga il fenomeno e spiega che questo tipo di depressione può durare a lungo. In questa malattia, il primo campanello d'allarme non è l'insonnia, ma l'aumento del bisogno di dormire e l'angoscia si presenta soprattutto la sera. Ad essere maggiormente colpite sono le persone che tendono a rimuginare spesso sulle proprie azioni o sui fatti passati e presentano difficoltà nel superare situazioni imbarazzanti. Secondo i dati della ricerca, la "smiling depression" colpisce tra il 15 e il 40 percento dei soggetti depressi, come spiega Dagospia.

Questo dipo di depressione risulta ancora più difficile da sconfiggere rispetto a quella classica, perché da fuori non ci si accorge del malessere e, proprio per questo, è maggiore il rischio che chi ne soffre non venga aiutato e sia più incline al suicidio. Non solo. Chi ne soffre può mascherare anche a sè stesso la propria condizione e uscirne diventa molto difficile.

Per risolvere il problema sembra che attività fisica e meditazione possano aiutare, ma non sempre può bastare.

Spesso, in ogni caso di depressione, che sia quella "classica" o quella "del sorriso", è necessario e utile rivolgersi a un esperto e chiedere un aiuto psicologico.

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