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Pure la Louisiana vieta l'interruzione di gravidanza: "No aborto se c'è battito"

Approvata la legge che vieta di abortire oltre le sei settimane, quando viene percepito il battito cardiaco del feto

Pure la Louisiana vieta l'interruzione di gravidanza: "No aborto se c'è battito"

Vietato abortire. Almeno da quando si può rilevare il battito del feto. È la decisione presa dai deputati della Louisiana, che hanno approvato una legge, imponendo restrizioni all'interruzione di gravidanza oltre le sei settimane.

Il testo approvato in Lousiana prevede che, da quando si percepisce il battito cardiaco del feto, diventa illegale interrompere la gravidanza. Ci sono, però, alcune eccezioni: aborto consentito, infatti, nel caso in cui la vita della donna sia a rischio o il feto presenti gravi malattie, che lo porterebbero alla morte certa. La misura è stata approvata con 79 voti favorevoli e 23 contrari, dopo che in Senato era passata con 31 sì e 5 no. Ora, la palla passa in mano al governatore della Louisiana, John Edwards, che ha già dichiarato di essere pronto a firmare.

Diverse le critiche e le denunce, di chi sostiene il diritto all'aborto, che vede la legge approvata in Louisiana come "parte di un allarmante e molto contrastato trend nazionale di divieti che rendono l'aborto reato prima ancora che le donne sappiano di essere incinte, minacciandole di indagini e promettendo ai medici di trascinarli in tribunale per il loro lavoro". Inoltre, alcune associazioni sostengono che "vietare l'aborto non fermerà l'aborto: metterà fine alle procedure sicure e legali", causando un rischio per la vita delle donne.

La Louisiana è solo l'ultimo degli stati ad aver approvato misure che limitano il diritto all'aborto: la stessa cosa era avvenuta in Georgia, mentre l'Alabama aveva imposto norme ancora più restrittive, vietando l'interruzione di gravidanza anche nei casi di stupro e incesto. Inoltre, i medici che eseguiranno aborti contro la legge potranno essere condannati al carcere, con pene dai 10 ai 99 anni.

Per ora, nessuna di queste leggi è stata applicata, perché è ancora oggetto di ricorsi, ma gli stati puntano a far arrivare i ricordi fino alla Corte Suprema, con la speranza di una sentenza che cancelli la Roe v Wade del 1973, che aveva legalizzato l'aborto.

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