Cronache

Riace, si insedia il nuovo sindaco: "Sì all'accoglienza, ma numero limitato"

Il nuovo sindaco Antonio Trifoli si insedia a Riace, nel comune amministrato dal 2004 da Mimmo Lucano: "Trovato enorme debito, i cittadini vogliono normalità. Accoglieremo ma con numeri limitati"

Antonio Trifoli, il nuovo sindaco di Riace
Antonio Trifoli, il nuovo sindaco di Riace

Riace dunque volta pagina: dopo 15 anni di amministrazione Lucano, mercoledì è il primo giorno da sindaco di Antonio Trifoli, candidato con la lista civica “Riace Rinasce” e vincitore delle comunali di domenica con il 41% dei consensi.

Primo giorno da sindaco e primo giorno da persona sotto i riflettori per lui: Riace, nonostante abbia meno di duemila abitanti, rappresenta uno dei test politici più importanti a livello nazionale. Qui infatti, durante le tre amministrazioni targate Mimmo Lucano, attecchisce il cosiddetto “sistema Riace”, con il quale anche a livello internazionale si indica il sistema di accoglienza voluto dall’oramai ex primo cittadino.

Un sistema poi fino anche sotto i riflettori della magistratura e per il quale sono in corso delle indagini, con Lucano sospeso dalla carica dallo scorso mese di ottobre. Ecco dunque perché suscita così interesse l’insediamento di un sindaco di un piccolo comune calabrese. Ed il nuovo primo cittadino sembra avere le idee chiare sul perché del suo successo elettorale: “Ripartiamo dalla normalità, dalle condizioni fatiscenti dell'edificio del municipio, abbandonato – afferma Trifoli all’Agi – e questo ci hanno chiesto i cittadini: la normalità, non una scenografia mediatica, come quella che si è vista in questi anni. Il vento qui è cambiato”.

Normalità dunque, al posto del clamore mediatico avuto in questi anni per via del sistema d’accoglienza. Un sistema che, secondo il nuovo sindaco, non va comunque smantellato ma ridimensionato: “Non possiamo permetterci che in un centro dove risiedono 1500 persone, 500 o 600 siano richiedenti asilo – afferma ancora Trifoli – Il numero deve essere limitato, soprattutto nel borgo antico, anche nel rispetto degli stessi immigrati che devono integrarsi e che altrimenti non lo farebbero”.

Accogliere sì, ma con buon senso sembra in qualche modo dire il neo sindaco: “Il sistema d’accoglienza di Lucano si è autodistrutto – prosegue infatti Trifoli ai microfoni dell’Agi – Adesso noi raccogliamo la sfida”.

Riace con il voto di domenica sembra aver voluto esprimere il malcontento verso gli ultimi anni di gestione di Lucano: non solo questione immigrazione, ma anche bilanci in rosso e carenza dei servizi, questo quello che lamentano molti cittadini sui social. E questo spiega anche perché non solo l’ex sindaco con la sua lista arriva terzo alle comunali, ma per giunta per il voto delle europee Riace vota in maggioranza per la Lega. Il carroccio qui arriva al 30% dei consensi, in linea del resto con il dato regionale.

Per Trifoli comunque la prima sfida riguarda quella del debito: “Il primo atto che ho trovato sulla mia scrivania, a meno di 24 ore dal mio insediamento, è la richiesta di restituzione, da parte del ministero, di oltre 3 milioni di euro per somme non rendicontate dal Comune di Riace per la gestione dei profughi”, dichiara il sindaco.

Il primo cittadino lancia adesso l’allarme: "Noi questi soldi non ce li abbiamo – afferma Trifoli – e ci costituiremo parte civile in un eventuale altro procedimento e queste somme le chiederemo a chi le ha spese senza rendicontarle. Abbiamo già un dissesto di 4 milioni di euro e non possiamo caricare sui cittadini anche questi soldi”.

L’impressione è che quella di Riace sia una comunità che vuole tornare a porre al centro del proprio sviluppo la vita quotidiana dei suoi cittadini e che, prima ancora che il presunto odio e razzismo di cui parla l’ex sindaco Lucano nel commentare i risultati di domenica, a decretare lo smantellamento del precedente sistema d’accoglienza è la fine dell’appoggio popolare alla passata amministrazione.

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