Cronache

Donna presunta suicida: dopo 3 anni il marito è indagato

Marianna morì nel 2016 e subito si pensò al suicidio. Il caso ora è riaperto e il marito è indagato per omicidio, ma per la procura è un "atto dovuto"

Donna presunta suicida: dopo 3 anni il marito è indagato

Era stata trovata senza vita nel letto di casa sua, il 30 novembre del 2016. La morte di Marianna Greco, 37 anni, di Novoli, in provincia di Lecce, era stata ricondotta a un suicidio: la donna si sarebbe inflitta quattro coltellate alla gola per togliersi la vita. Ma ora, il caso si tinge di giallo e, dopo tre anni, gli investigatori ipotizzano il reato di omicidio volontario e indagano il marito della vittima.

Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, la svolta nella vicenda è arrivata a seguito dell'insistenza dei genitori e della sorella di Marianna che, insieme ai loro legali, hanno raccolto indizi, che gettano dubbi sulla prima ricostruzione dei fatti. Diversi gli elementi segnalati in procura, che farebbero pensare più a un omicidio, che a un suicidio. Nei documenti inviati agli inquirenti, i familiari fanno riferimento a un'unghia spezzata e a tre tagli presenti sulle dita di una mano, che potrebbero essere interpretati come segni da difesa. Stupisce, inoltre, la posizione del corpo, trovato coperto da un lenzolo e adagiato sul letto in diagonale. Dubbi anche sulle coltellate, tutte nette, senza segni di lieve entità, spesso presenti nei casi di suicidio, e su alcuni capelli trovati sul corpo della vittima e sotto le sue unghie, che potrebbero non appartenerle, ma che non sarebbero stati analizzati. Non solo. A detta dei parenti sarebbero scomparsi anche alcuni messaggi che dimostravano il momento di crisi del matrimonio col marito.

Ora, il magistrato ha disposto la riesumazione del cadavere e una nuova autopsia: mercoledì 5 giugno, l'incarico per l'esame sul corpo sarà affidato ai medici legali.

Gli inquirenti precisano che il coinvolgimento del marito nella vicenda è stato un atto dovuto, per consentire all'uomo di nominare i propri consulenti, che potranno partecipare ai nuovi accertamenti.

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