Cronache

Bergoglio commissaria Lourdes: "Santuario gestito come azienda"

Papa Francesco, per combattere l'aziendalismo diffuso, ha deciso d'inviare un delegato speciale nel santuario di Lourdes: curerà le anime, ma forse è stato scelto pure per bilanciare l'azione del vescovo tradizionalista

Bergoglio commissaria Lourdes: "Santuario gestito come azienda"

Questa d'inviare delegati vaticani per la "cura delle anime" nei luoghi di pellegrinaggio sembra essere divenuta una prassi. Papa Francesco aveva già predisposto qualcosa di somigliante per Medjugorje, località attorno alla quale si misurano punti di vista distanti, ma sulla quale la Santa Sede non pare disposta a cedere poi molto: non c'è ancora un pronuciamento, che rimane eventuale, del pontefice argentino sull'ufficialità del culto e sull'autenticità delle apparizioni. Il Santo Padre, in una circostanza, ha pure parlato di "mancanza di discernimento".

Lì, in Bosnia-Erzegovina, risiede da qualche tempo il vescovo Hoser, che è poi stato incaricato da Jorge Mario Bergoglio in maniera permanente. Se c'è stata una svolta rispetto a quel santuario, insomma, è stata parziale. A Lourdes, invece, opererà mons. Antoine Hérouard e anche in questo caso di tratta di una riforma limitata. Trattasi di una sorta di commissariamento. La "gestione aziendale" dello storico santuario non soddisfa le aspettative del pontefice, che rivendica per quei luoghi il primato della fede. Lourdes, quindi, non deve perdere di vista la sua missione, cedendo al materialismo commerciale.

La notizia, come si può apprendere su La Stampa, è arrivata poco fa. C'è una differenza sostanziale: Lourdes, in maniera diversa da Medjugorje, occupa un posto preciso nella gerarchia dei luoghi sacri del cattolicesimo. Dunque la disposizione papale rischia di far discutere più del consueto. Vedremo se ci saranno reazioni di sorta da parte di chi non ama i cambiamenti. Per ora, stando sempre alla fonte citata, è possibile annoverare almeno due fattori che hanno suggerito all'ex arcivescovo di Buenos Aires di modificare, in parte, l'assetto dei consacrati.

Intanto gli attuali ecclesiastici deputati a prendersi cura dei fedeli avrebbero smarrito la retta via, derogando, come detto, all'aziendalismo. Il vescovo di Roma, nella missiva che ha inoltrato per comunicare la sua decisione, rimarca la volontà tesa a far sì che Lourdes torni a essere soprattutto un "luogo di preghiera". Poi c'è quell'aggettivo, "tradizionalista", che viene associato all'attuale vescovo incaricato, che può indicare o no l'esistenza di logiche ecclesiastiche sullo sfondo. Ma cambia poco: papa Francesco ha inviato un delegato tra i Pirenei.

E questo prescinde da ogni dietrologia.

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