Economia

Così il Biscione dichiara battaglia a Google & C sul fronte pubblicità

L'ad: "Con Mfe unica piattaforma web per gli spot del futuro"

Così il Biscione dichiara battaglia a Google & C sul fronte pubblicità

«Nel panorama attuale, con la rivoluzione del web, stare fermi sarebbe miope». Pier Silvio Berlusconi, annunciando la fusione inversa che dovrebbe portare alla creazione della holding olandese Mfe - MediaforEurope, ha sottolineato quale sia la ratio sottostante al progetto. «Oggi Mediaset e Mediaset España hanno due piattaforme web distinte, è ovvio che unire le forze prima con la Spagna e speriamo poi con altri broadcaster, cioè avere una sola piattaforma, dà degli evidenti vantaggi sia di efficienza che di efficacia per fare piattaforma più adeguata a competitor con giganti del web», ha aggiunto sottolineando che l'obiettivo è creare un'unica base dati degli utenti in modo da raggiungerli con spot risponendenti al profilo di ogni utilizzatore. In questo modo Mfe farà concorrenza a Google, Facebook e alle altre big tech sulla raccolta pubblicitaria. «Dobbiamo sviluppare una piattaforma a livello degli operatori globali e tutta la nuova tecnologia per la pubblicità del futuro», ha proseguito sottolineando che «unire le forze in maniera concreta ci permetterà di essere più efficienti e investire di più e, ovviamente, tutte le sinergie già previste potranno aumentare in maniera esponenziale con l'adesione al progetto di un terzo o un quarto Paese». Ma con una specifica ben precisa. «Netflix non è nostro concorrente diretto ma alla lunga la visione on demand andrà a sottrarre tempo anche alla visione generalista ma non lo viviamo come un concorrente diretto», ha rimarcato evidenziando che «in un mondo sempre più legato a device digitali, anche chi fa la tv gratuita deve avere una presenza rilevante sulle piattaforme web ma non con i prodotti di Netflix».

Mediaset, intanto, ha presidiato il mercato domestico. «Noi ci difendiamo», ha detto l'ad riferendosi al mercato pubblicitario televisivo ad aprile.

«Nel primo quadrimestre like for like (cioè senza Premium) dovremmo crescere dello 0,5%-0,6% in un contesto stimato in calo del 4%», ha spiegato Stefano Sala, ad di Publitalia.

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