Economia

Una stangata da 10 miliardi: entro il 17 giugno l'acconto di Imu e Tasi

Entro il 17 giugno gli italiani pagheranno l'acconto di Imu e Tasi. FI: "Una patrimoniale esiste già, ora giù le tasse"

Una stangata da 10 miliardi: entro il 17 giugno l'acconto di Imu e Tasi

Una "stangata" da 10 miliardi. Ed è solo l'acconto di quanto gli italiani pagheranno per Imu e Tasi entro il 17 giugno. Per conoscere il saldo bisognerà aspettare i prossimi mesi, ma Confedilizia fa già il calcolo di quanto vale la patrimoniale nascosta sulle seconde case e sui capannoni industriali. Una cifra che fa impressione e che dovrà essere versata per il settimo anno di fila (a partire, cioè, dalla riforma Monti del 2012, per un totale complessivo di prelievo che nel 2019 raggiungerà i 150 miliardi di euro).

La novità principale di quest'anno è che i Comuni a differenza del triennio scorso potranno deliberare aumenti delle aliquote per le varie tipologie di immobili sottoposte alle due imposte (quali, per esempio, abitazioni principali di categoria catastale A1, A8 e A9, seconde case, negozi, aree edificabili ecc.). La cifra sarà quindi destinata ad aumentare sensibilmente nel corso dell'anno e che non sarà ripartita in modo equo nei Comuni, come anticipato nei giorni scorsi (leggi la mappa degli aumenti).

"I calcoli di Confedilizia su Imu e Tasi che valgono dieci miliardi solo per l'acconto, e l'allarme rispetto ai nuovi aumenti autorizzati da questo governo, dimostrano che in Italia una tassa patrimoniale esiste già e che non colpisce soltanto i più ricchi, ma indiscriminatamente la stragrande maggioranza delle famiglie", dice Licia Ronzulli, vicepresidente dei senatori di Forza Italia, "La casa non è un bene di lusso: ecco perché Forza Italia al governo ha tolto l'Ici e ancora oggi si batte per togliere le tasse sulla prima casa".

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