Elezioni Comunali 2019

Avanza il centrodestra, feudi rossi ko

Ai ballottaggi cadono Ferrara, Forlì e Biella. Salvini esulta: «Successo storico della Lega»

Avanza il centrodestra, feudi rossi ko

La resa dei conti finale è arrivata. Ieri si sono sparate le ultime cartucce alle Comunali. E l'assalto salviniano, dopo essersi fermato al primo turno a Modena, Bergamo, Bari e Firenze, rimaste appiccicate al centrosinistra, si è arenato anche in altre città chiamate ieri al ballottaggio che ha visto la sfida tra centrodestra e centrosinistra. «Straordinarie vittorie della Lega ai ballottaggi, abbiamo eletto sindaci dove governava la sinistra da settant'anni!», dice Matteo Salvini riferendosi a Ferrara dove governava la sinistra da 69 anni e da oggi si colora di verde: il leghista Alan Fabbri è riuscito a superare con il 55,8% lo sfidante dem Aldo Modonesi con il 44,1%. Ottimo risultato della Lega anche a Forlì dove Gian Luca Zattini del centrodestra è passato in vantaggio con il 56% sul centrosinistra che con Giorgio Calderoni fermo al 43,2%.

È stata infatti in Emilia-Romagna la battaglia più cruenta. A Reggio Emilia la Lega non ha sfondato e il sindaco uscente del Pd Luca Vecchi (63,4%) si è imposto su Roberto Salati candidato del centrodestra (36,5%). A Cesena vince il centrosinistra con il 55,6% di Enzo Lattuca del centrosinistra che sfidava Andrea Rossi del centrodestra fermo al 44,3% a poche sezioni dalla fine.

Il centrosinistra ce la fa anche a Livorno, dove per la prima volta nella sua storia nella città Natale del Pci il centrodestra era andato al ballottaggio contro i dem a seguito della performance disastrosa dell'amministrazione Nogarin. Andrea Romiti di Fratelli d'Italia si ferma al 36,4% sul Pd di Luca Salvetti che vince con il 63,6%. Stessa cosa a Prato che resta rossa: il sindaco renziano uscente Matteo Biffoni (Pd) viene riconfermato vincendo la sfida contro Daniele Spada del centrodestra. Con circa un quarto delle sezioni scrutinate Biffoni passa in vantaggio con il 57,3% sullo sfidante Spada che si ferma al 42,9%.

A Rovigo avanza il dem Edoardo Gaffeo col 51,5% che rimonta su Monica Gambardella del centrodestra ferma a un soffio con il 49,7%. Vicinissimi anche a Biella dove Claudio Corradino del centrodestra è al 51,1% e Donato Gentile, rappresentante delle liste civiche, che ha il 48,8% con 40 sezioni scrutinate su 46. Il Movimento cinque stelle era fuori da questa competizione ad esclusione di Campobasso che ha visto vincere un esponente M5s, Roberto Gravina, sulla leghista Maria Domenica D'Alessandro. Potenza in bilico: Mario Guarente, candidato dal centrodestra è nella notte al 51% contro Valerio Tramutoli di Basilicata possibile al 49%. A Foggia, invece, Franco Landella, il sindaco uscente del centrodestra è avanti con il 54,6% contro Pippo Cavaliere del centrosinistra fermo al 45,3% a 25 sezioni scrutinate su 147.

Curioso che ad Avellino la corsa è stata tra due candidati di centrosinistra: Gianluca Festa (51%) e Luca Cipriano (48%). Altro derby, ma sul fronte del centrodestra, in scena ad Ascoli Piceno tra Marco Fioravanti (56%), candidato di Fdi e Lega, contrapposto al già sindaco Piero Celani (fermo al 43%), candidato da Forza Italia, a 22 sezioni scrutinate su 52.

A Cremona il centrosinistra è avanti con il sindaco uscente Gianluca Galimberti (46,65% al primo turno e 56% al ballottaggio) sul candidato del centrodestra Carlo Malvezzi, fermo al 43,9% a 44 sezioni scrutinate su 76.

Dopo la vittoria alle regionali di Alberto Cirio, in Piemonte si è votato a Vercelli dove è avanti il centrodestra con Andrea Corsaro (54,3%) che si è presentato allo scontro con la sindaca uscente del centrosinistra Maura Forte, bloccata al 45,6% a 36 sezioni scrutinate su 49. A Verbania è testa a testa: la sindaca uscente, Silvia Marchionini del centrosinistra, è avanti con il 50,5% sullo sfidante del centrodestra Giandomenico Albertella, al 49,5%.

L'affluenza è in forte calo rispetto al 26 maggio: alle 23 aveva votato il 52,63% degli aventi diritto, rispetto al 68,37% del primo turno. La Basilicata la regione che ha fatto registrare il dato più alto, 56,7%, l'Abruzzo quella più bassa, 45,72%.

Curiosità: a Briga Alta, comune di 39 abitanti della provincia di Cuneo, Giancarlo Mureddu è stato eletto sindaco con 15 voti, pari al 68,18% delle preferenze. Ha battuto Francesco De Lucia che ha preso 7 voti. I due candidati avevano preso 10 voti ciascuno al primo turno. Sempre in Piemonte, a Ribordone, Guido Bellardo Gioli vince il ballottaggio contro Paolo Giovanni Chiolerio. Al primo turno avevano preso 19 voti a testa e al ballottaggio 21 voti conquistati da entrambi.

E così vince il più anziano.

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