Salute

I funghi allucinogeni sostituiranno presto gli antidepressivi

Uno studio inglese sta indagando su come i funghi allucinogeni possano alleviare la depressione e i sintomi. In pochi anni potrebbero essere somministrati ai pazienti

I funghi allucinogeni sostituiranno presto gli antidepressivi

La depressione è uno dei mali della società odierna e colpisce milioni di italiani. Le cure possibili vanno dalla psicoterapia all'uso di antidepressivi. Proprio questi ultimi, secondo quanto dimostra una nuova ricerca inglese, potranno essere presto sostituiti, nei prossimi cinque anni, dai funghi allucinogeni.

L'equipe di scienziati dell'Imperial College di Londra, con a capo il dottor Robin Carhart-Harris, sta indagando su come i funghi contenenti la sostanza psilocibina, possano alleviare i sintomi della depressione rispetto ai classici farmaci. Non è possibile ancora conoscere i risultati definitivi, dato che la ricerca è in corso, ma gli scienziati sostengono che il nuovo farmaco sta dando ai partecipanti al test un "rilascio", mentre i comuni antidepressivi tendono a schiacciare.

Il dottor Carhart-Harris, intervistato dal The Independent, ha affermato che se si potesse scommettere, ci sarebbero buone probabilità che la nuova terapia possa essere concessa nei prossimi cinque o dieci anni, e forse anche prima. Gli antidepressivi presentano il doppio degli effetti collaterali rispetto ai funghi allucinogeni.

Secondo le statistiche del Mental Health Foundation nel solo Regno Unito il 19,7% delle persone con più di 16 anni ha mostrato sintomi di depressione o ansia nel 2014. I funghi allucinogeni freschi sono stati legali nel Regno Unito fino a quando il Drugs Act nel 2005 li ha resi di classe A. Sempre secondo Carhart-Harris, la terapia e le esperienze psichedeliche devono essere combinate per dare la migliore alternativa rispetto agli antidepressivi. I partecipanti al test saranno scelti a caso e sarà dato loro un placebo o un escitalopram - tipo di farmaco somministrato spesso ai pazienti depressi - senza che lo sappiano né i pazienti né gli scienziati.

Come citato in precedenza, i risultati sono in sospeso, ma a quanto sembra i funghi sono in vantaggio. Cahart-Harris ha parlato, poi, del riscontro degli stessi pazienti: "Se chiedi alle persone che stanno assumendo gli SSRI cronicamente, spesso dicono "Mi sento irritato". Con la terapia di psilocibina dicono il contrario, parlano di un rilascio emotivo, di una riconnessione, e questo centro emotivo chiave è più reattivo."

Lo studio sembra promettente, ma bisogna dire che potrebbe non essere adatto a tutti, come chi è affetto da psicosi. Inoltre, il centro per la ricerca psichedelica dell'Imperial College sta studiando come i funghi allucinogeni influenzino i disturbi alimentari e l'effetto che hanno sul cervello. Inoltre, il King's College London Institute of Psychiatry, Psychology and Neuroscience sta appurando se la terapia con psilocibina possa essere di beneficio nel momento in cui la depressione risulta resistente agli antidepressivi.

Intanto, negli Stati Uniti la Food and Drug Administration ha approvato ad agosto dell'anno scorso i primi studi sull'uso della psilocibina per la cura della depressione. Nonostante siano ancora illegali, alcune persone hanno iniziato un micro dosaggio di funghi allucinogeni per curare da sè l'ansia, la depressione e l'umore basso.

Secondo una ricerca del 2018 le persone che assumono la sostanza in piccole dosi hanno più idee per risolvere i problemi che si presentano; inoltre, le stesse idee risultano anche più originali.

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