Economia

I Mini-bot a rischio riciclaggio e violano la costituzione

I Mini-bot a rischio riciclaggio e violano la costituzione

Chi ha escogitato i mini-Bot a tasso zero irredimibili non si rende conto di avere dato vita a «uova di serpente», con effetti perversi molto diversi da quelli positivi previsti. Si tratta infatti, dal punto da un punto di vista tecnico elementare di derivati monetari, con funzioni analoghe ma superiori a quelle dei derivati monetari informali, di natura privata, come le cripto valute, quali i ben noti Bitcoins o un anello d'oro o un diamante con cui si possono pagare i debiti informalmente.

I mini-Bot, avendo il sigillo statale hanno un ulteriore vantaggio per chi li possiede: quello di essere un titolo che esprime totale legalità. E a causa della loro qualità di vero e proprio debito pubblico al portatore senza scadenza sono privi di tracciabilità ed esenti in perpetuo da tassazione.

Dati tutti questi pregi, i mini-Bot, anche se non hanno alcuna remunerazione, possono avere un valore di mercato nettamente superiore al loro valore facciale, come e più dei Bitcoins. Tale valore, come quello dei Bitcoins fluttuerà, ma dato il beneficio fiscale e la legalità dei mini-Bot, esso non scenderà mai sotto il valore facciale. Ovviamente essi fanno parte del debito pubblico, essendo dei Bot. Ma sono incostituzionali, perché esenti da tassazione, in violazione dell'articolo 53 della Costituzione, I comma, che stabilisce che tutti sono tenuti a contribuire alle spese pubbliche in ragione della propria capacità contributiva.

La Banca di Italia che ha interesse ad acquistarli, per ridurre la massa monetaria secondaria e terziaria, quando è eccessiva e a rivenderli quando è inadeguata, rispetto all'obbiettivo di stabilità monetaria, può sollevare il quesito alla Corte Costituzionale. Supponendo che non ci sia una sentenza che li abroga, comunque, i mini-Bot si prestano in modo eccellente al pagamento del lavoro in nero sia di residenti in Italia italiani e di altri Stati europei, sia di immigrati irregolari extra-europei e sia ai pagamenti della criminalità organizzata. Ove sia consentito dalla legge che i mini-Bot possano essere ceduti ad un acquirente di altri paesi dell'Unione, come normalmente per tutti i prodotti finanziari dato il principio di libera circolazione dei capitali, i miniBot possono esser utilizzati per riciclare denaro sporco.

Con riguardo alle cripo-valute, si effettuano controlli, onde evitare il loro uso illegale, ma l'aggiunta dei mini-Bot ai prodotti che le nostre guardie di finanza e i nostri altri pubblici ufficiali debbono controllare, essendo prodotti finanziari pubblici, comportano che lo Stato crei a sé medesimo un problema ulteriore, di controlli tributari, finanziari e di pubblica sicurezza.

Ecco perché ho chiamato i mini-Bot «uova di serpente», create per errore.

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