Salute

Omeopatia, in Italia sempre più medici prescrivono farmaci naturali

Secondo un sondaggio di Omeoimprese un medico di famiglia su cinque consiglia l'omeopatia per curare dolori muscolari e articolari o malanni stagionali, da sola o in associazione con i farmaci tradizionali

Omeopatia, in Italia sempre più medici prescrivono farmaci naturali

Sono sempre di più in Italia i medici che scelgono di affidarsi ai rimedi omeopatici per curare raffreddore, influenza, insonnia e dolori articolari o muscolari. E sono sempre più gli italiani, circa 9 milioni, che apprezzano l’omeopatia. È quanto emerge da una ricerca di EMG-Acqua per Omeoimprese, il raggruppamento di aziende che produce e distribuisce farmaci omeopatici.

Certo, sull’efficacia di alcuni medicinali c'è ancora chi manifesta perplessità. Per alcuni esperti, come il presidente dell'Istituto Mario Negri di Milano, Silvio Garattini, "l'omeopatia non funziona e non può essere sostituita da farmaci la cui efficacia è stata dimostrata scientificamente". A far discutere nei giorni scorsi, è stato il caso del bimbo di Cagli, in provincia di Pesaro Urbino, morto nel 2017 per un’otite degenerata in encefalite dopo essere stata curata con rimedi omeopatici. Un caso di “malasanità”, secondo Omeoimprese che ha condannato le strumentalizzazioni della tragedia “per screditare un comparto industriale e una branca della medicina che dà fastidio ad una parte della comunità scientifica”.

Il rapporto tra omeopatia e medici, tuttavia, secondo la ricerca sarebbe buono. Un quinto dei medici di famiglia del nostro Paese la prescrive, sia come rimedio naturale, sia in associazione ai medicinali tradizionali. Su trecento intervistati, fra medici, farmacisti, giornalisti del settore e docenti universitari, soltanto uno su dieci ne mette in dubbio l’efficacia parlando di effetto placebo e solo il 14% si rifiuterebbe di somministrarli. Dati che, secondo il presidente dell’associazione, Giovanni Gorga, “forniscono al comparto e alle istituzioni sanitarie indicazioni preziose sul futuro di questa disciplina”.

L’Italia, ricorda, “è il terzo mercato europeo dopo Francia e Germania e il processo di regolamentazione in atto, frutto del recepimento da parte delle Istituzioni nazionali di direttive europee, ci consente di avvicinarci agli standard di moltissimi altri Paesi europei per quanto riguarda il riconoscimento dell’omeopatia”. L’appello di medici e farmacisti al ministero della Salute, quindi, è per una maggiore informazione sull’efficacia dei farmaci, utilizzo e posologia. “La strada da intraprendere – ha detto il presidente di Omeoimprese - è quella di un lavoro congiunto per regolamentare, anche in Italia, tutti quegli aspetti che ancora oggi risultano non definiti”.

Tra questi ci sono “l’inserimento del foglietto illustrativo” e una maggiore attenzione da parte delle istituzioni verso una “corretta e trasparente comunicazione.”

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