Economia

Atlantia accelera sul dossier Telepass

Mediobanca e Goldman incaricati di studiare la cessione del 30%. Valore: due miliardi

Cinzia Meoni

Telepass vale 1,5-2 miliardi di euro, fino dieci volte il suo giro d'affari (pari a 208 milioni di euro, diciassette volte il suo margine operativo lordo (118 milioni) e trenta volte l'utile netto (68 milioni). O almeno questa è la valutazione su cui si starebbero attestando, secondo indiscrezioni di mercato, i consulenti, Goldman Sachs e Mediobanca chiamati a studiare la cessione del 30% della società controllata da Autostrade per l'Italia e, in ultimo da Atlantia.

E, stando ad alcune fonti vicine al fascicolo, proprio in queste ore ci sarebbe stata un'accelerazione con la firma del mandato ai due consulenti. Atlantia tuttavia getta acqua sul fuoco e, pur ammettendo di «aver ricevuto negli ultimi mesi numerose richieste di informazioni e manifestazioni di interesse da parte del mercato riguardanti Telepass», nega che ci sia alcuna trattativa in corso. Lo scorso marzo Giovanni Castellucci, ad della capogruppo Atlantia, aveva dichiarato che la holding dei Benetton stava valutando, nel medio termine (due o tre anni), l'apertura del capitale di Telepass e Autostrade per l'Italia per raccogliere capitali da destinare a nuovi investimenti. Senza poi considerare che su Atlantia pesa un debito di 37,9 miliardi dopo l'acquisizione, perfezionata a ottobre 2018, della spagnola Abertis su un margine operativo lordo di 3,77 miliardi.

A farsi avanti, sempre secondo indiscrezioni di mercato, sarebbero stati Permira, Cvc Capital Partners, Kkr, Warburg Pincus e Partner Group. E in effetti sono numerosi i fondi che apprezzano la «macchina da soldi» creata da Autostrade per l'Italia (che a sua volta fa capo ad Atlantia) che dal 1990 gestisce telepedaggi sulle autostrade italiane on 6,3 milioni di clienti e 12 milioni di pagamenti attive. Struttura flessibile, costi contenuti (90 milioni) e diversificazione attraverso una piattaforma di servizi sono i punti di forza di Telepass. Con il lancio di Telepass Pay nel 2017 è infatti iniziata l'evoluzione della società in piattaforma di acquisto e gestione di servizi per la mobilità integrata: dalle strisce blu, ai traghetti e alla prenotazione e pagamento dei taxi in 13 città italiane, dall'acquisto di carburante su strade e autostrade, fino a quello di bolli e di skipass e da ultimo, a Milano, con il Telepass si può perfino noleggiare monopattini elettrici in città.

Ieri intanto, in Piazza Affari, Atlantia ha lasciato sul campo il 4,3% del suo valore scendendo a 23,2 euro a causa della revisione del sistema tariffario messo punto giovedì dall'Autorità di regolazione dei trasporti per il 2020.

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