Cronache

Intercettato uno yacht con a bordo 75 migranti: arrestati scafisti partiti dalla Turchia

La rotta turca non appare affatto chiusa: Guardia di Finanza e Guardia Costiera intercettano un veliero con a bordo 75 migranti. Si tratta di un vero e proprio yacht difficile da distinguere dalle imbarcazioni turistiche

L'immagine dello yacht fornita dal canale Twitter di Frontex
L'immagine dello yacht fornita dal canale Twitter di Frontex

È una giornata molto delicata quella odierna sul fronte dell’immigrazione: oltre al braccio di ferro tra governo e Sea Watch, passando pure per i due barconi avvistati in acque Sar maltesi per i quali Salvini promette massima vigilanza, è delle scorse ore anche la scoperta di un veliero in navigazione verso l’Italia dal Mediterraneo orientale.

Si tratta di un’imbarcazione, una delle tante, adoperate nelle rotta turca dell’immigrazione. Una rotta poco blasonata e poco conosciuta sotto il profilo mediatico, ma molto attiva.

Essa trae origine dalla cosiddetta “rotta balcanica”, ossia da quel movimento di profughi e migranti che dal medio oriente tra il 2015 ed il 2016, a causa anche delle avanzate dell’Isis, viaggiano verso la Turchia e, da lì, una volta approdati in Grecia risalgono i Balcani per approdare direttamente nel nord Europa.

Una rotta poi chiusa od almeno ridimensionata grazie agli accordi tra Bruxelles ed Ankara: l’Ue paga infatti tre miliardi di Euro al governo turco per trattenere in Anatolia i migranti. Ma dalla Turchia si continua a partire, seppur con numeri molto ridotti.

Lungo le coste mediterranee del paese anatolico, risultano attive organizzazioni criminali dell’est Europa che riescono a mettere in mare decine di migranti i quali poi virano o verso la Grecia oppure, nella maggioranza dei casi, verso l’Italia.

Vengono usate per l’appunto delle barche a vela, le quali non solo hanno minori costi ed appaiono più in grado di affrontare viaggi così lunghi che culminano con approdi lungo le coste italiane, ma spesso riescono anche a mimetizzarsi con le tante navi private e turistiche di questa parte del Mediterraneo.

Una mimetizzazione che non sempre riesce. Come detto ad inizio articolo, un veliero con migranti a bordo diretti in Italia viene avvistato non lontano dalla Grecia. A fare la scoperta è un elicottero della Guardia di Finanza impegnato nell’ambito della missione Frontex, nel cui canale Twitter viene confermata l’indiscrezione.

A bordo almeno 75 migranti: la barca viene fermata ed intercettata da una motovedetta della Guardia Costiera. I militari, sempre secondo Frontex, riescono anche a salire sulla nave e ad identificare i presunti scafisti. La loro nazionalità non viene rivelata, ma i dettagli dell’operazione potrebbero essere svelati anche nelle prossime ore.

Di certo si sa che, come prevedibile, l’imbarcazione parte dalla Turchia ed ha come obiettivo quello di raggiungere l’Italia. Le coste del nostro paese toccate da questa rotta, sono il più delle volte quelle calabresi, così come a volte anche del Salento e della Sicilia orientale.

Non è da escludere che altri velieri del genere possano nei giorni scorsi essere intercettati: anche la rotta turca, grazie all’arrivo della bella stagione, viene incentivata dalle buone condizioni del mare. Ciò che impressiona nell’operazione di Guardia di Finanza e Guardia Costiera, riguarda la constatazione dell’utilizzo anche di mezzi di lusso per effettuare le traversate.

Il veliero in questione è un vero e proprio yatch, difficile da distinguere da comuni imbarcazioni turistiche.

L’operazione odierna dimostra inoltre, ancora una volta, come la rotta turca non è affatto chiusa ma, al contrario, appare anch’essa da monitorare.

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