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Così la Chiesa tedesca vuole rivoluzionare il cattolicesimo

La Conferenza episcopale tedesca si prepara a due Sinodi: prima quello sull'Amazzonia, poi quello interno. Lo scopo è quello di "rivoluzionare tutto"

Così la Chiesa tedesca vuole rivoluzionare il cattolicesimo

Il fatto che la Chiesa cattolica tedesca abbia in programma un Sinodo interno rischia di sconvolgere, e non poco, la dottrina cattolica.

Le spinte progressiste, hanno spesso trovato origine in alcuni ambienti teologici con cui Joseph Ratzinger ha "battagliato" volentieri ai tempi, prevalendo. Dal cardinale Walter Kasper, tirato in ballo dai conservatori per la presunta volontà di "protestantizzare" la Ecclesia, accentuando troppo il dialogo ecumenico con i riformatori, al porporato e vertice della Conferenza episcopale Reinhard Marx, che ha aperto all'estensione del ruolo ricoperto dai laici e dalle donne nella vita parrocchiale, alla revisione del celibato, alla benedizione per le coppie Lgbt e così via. Di nomi di vescovi che hanno pubblicamente parlato di cambiamenti necessari se ne potrebbero fare tanti, ma non è solo una questione teologica: quella tedesca rimane, tra le istituzioni cattoliche continentali, la realtà più potente.

Le casse possono contare sulla "tassa ecclesiastica", un unicum al nessun pontefice, neppure Benedetto XVI, è mai riuscito ad abolire. Poi c'è il piano culturale: i cardinali tedeschi non fanno parte di un ambiente monolitico, ma nel corso degli anni, specie dopo la rinuncia del papa teologo, la sinistra ecclesiastica ha preso il sopravvento, tanto da dettare tempi e temi al resto degli episcopati europei. I cardinali Gherdard Mueller e Walter Brandmueller, per esempio, che fanno parte della "vecchia guardia", vengono considerati oppositori di Jorge Mario Bergoglio. Magari non è vero, ma al primo, come ricorderete, non è stato rinnovato l'incarico come prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede: un evidente segnale di distacco da parte del Santo Padre da un certo modo di vedere le cose. Il Sinodo sull'Amazzonia, che si terrà prima di quello tedesco, avrà in oggetto molte delle istanze cavalcate da Marx e dagli altri teutonici. Basti pensare ai "viri probati", che potrebbero essere adottati prima in Brasile, in via sperimentale, e poi in Germania. Cosa vieterà, in caso, ad altre Conferenze episcopali di ordinare come sacerdoti persone che hanno contratto un matrimonio?

Papa Francesco, che tiene molto in considerazione i progressisti, forse si è accorto dello strapotere germanico: ha scritto una lettera - come riportato pure su Il Foglio - in cui ha parlato persino di "sottili tentazioni" da evitare. Se la Chiesa tedesca dovesse adottare riformare straordinarie per se stessa, sarebbe ancor più tangibile la riapparizione delle Chiese nazionali. La Santa Sede, in poche parole, perderebbe qualcosa in termini di "peso politico", ma il Sinodo intestino, anche grazie al lasciapassare del pontefice argentino, si farà. La "Chiesa dal volto amazzonico", che dovrebbe essere ecologista e disponibile all'approvazione dei "preti sposati" potrebbe essere importata in Europa per stretta volontà di un'unica Conferenza episcopale.

La Germania non esprime più il pontefice, ma per paradosso conta molto di più adesso.

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