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Il Balo "provinciale" per tornare Supermario e sognare l'azzurro

Dopo l'addio al Marsiglia piace a Brescia, Samp e Parma. Ma Raiola pretende un ingaggio da big

Il Balo "provinciale" per tornare Supermario e sognare l'azzurro

Dai fasti della Champions al «pane duro» della provincia. Ora che i grandi club europei non hanno più da tempo il nome di Mario Balotelli nella loro lista dei desideri e il 30 giugno si è svincolato dal Marsiglia, il suo procuratore Mino Raiola tratta con società di seconda fascia. Italiane, perchè l'attaccante vuole tornare in serie A per riprendersi - impresa difficile nonostante la presenza del ct Mancini - un posto in Nazionale. E le pretendenti ai servigi di Supermario si contano ormai sulle dita di una mano: una volta erano Inter e Milan, oggi in ordine puramente alfabetico sono il Brescia, il Parma e la Sampdoria, alle quali si può aggiungere di striscio la Fiorentina del neo patron Usa Commisso (solo un timidissimo sondaggio di fatto abortito sul nascere).

Colpa di un ingaggio (quattro milioni di euro l'ultimo percepito a Marsiglia) che nessuna squadra di medio livello può permettersi. Difficile pensare alla Cina, dove gli farebbero ponti d'oro ma gli chiuderebbero per sempre il calcio vero. A 29 anni - li compirà il prossimo 12 agosto - è all'ennesimo bivio della carriera. Ma stavolta è davvero quello decisivo. Dopo la «vacanza-lavoro» a Miami con i suoi amici, compreso il personal coach Brasetti, ha fatto quasi tenerezza vederlo sfrecciare nei giorni scorsi sulle strade del Bresciano con il suo bolide da quasi 200mila euro. Come ha fatto tenerezza vederlo allenarsi sul campo di Castel Mella, a venti minuti - forse anche meno - dal suo attico, a 5 chilometri da Cenisio, casa di mamma Silvia, e a 15 dallo stadio «Rigamonti» che porta tra l'altro il suo nome di battesimo, in fase di restyling per il ritorno delle Rondinelle in serie A.

Ora che si è presentato sul campo in gran forma e non sovrappeso come un anno fa nell'ultimo ritiro con il Nizza, il regalo più grande sarebbe avere Mario in maglia biancoazzurra, ma la richiesta ha per ora spaventato il club di Cellino. Più abbordabili di Balotelli per il Brescia, Alberto Paloschi in uscita dalla Spal e Alberto Cerri del Cagliari. Ecco che Parma e Sampdoria si sono fatte avanti: Raiola sarebbe disposto a trattare da 2,5-3 milioni in giù, bonus esclusi, il club emiliano - che vuole costruire una rosa con ambizioni europee - si sarebbe per ora fermato a 2. La partita è aperta e difficilmente conoscerà il fischio finale in tempi brevi.

Mario aspetta, intanto fa un salto nella penisola sorrentina per passare qualche ora con la figlia Pia, nata sei anni fa dal rapporto con la showgirl Raffaella Fico. E fa tenerezza anche vederlo nel ruolo di papà premuroso e attento, che sorveglia la piccola e offre in pasto ai social le foto e i momenti della sua vacanza da genitore a Meta, sulla Costiera. Senza sottrarsi all'affetto dei tifosi, molti dei quali gli vogliono ancora bene. Il calcio italiano di provincia è pronto a concedergli l'ultima opportunità, Roberto Mancini non gli ha ancora chiuso del tutto le porte dell'azzurro.

E puntuale torna il vecchio adagio: adesso dipende solo da lui.

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