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Lo schiaffo della sinistra Ue: Carola invitata a parlare in Aula

Blitz della sinistra nella commissione per le libertà civili. La Lega chiede il rinvio. L'ira di Forza Italia e Fratelli d'Italia: "È una decisione folle"

Lo schiaffo della sinistra Ue: Carola invitata a parlare in Aula

Il Parlamento europeo si inchina alla capitana della Sea Watch 3, Carola Rackete. La commissione Libertà civili e giustizia la ha, infatti, invitata per una audizione all'Eurocamera. A denunciare l'ennesimo colpo basso di Strasburgo è stato l'europarlamentare di Forza Italia, Fulvio Martusciello, che ha definito la decisione "profondamente sbagliata". La notizia ha subito fatto infuriare i partiti di centrodestra. "Ccè un procedimento giudiziario in corso a carico della Rackete - hanno ricordato gli eurodeputati di Fratelli d'Italia - concederle il palcoscenico delle istituzioni europee significherebbe forzare la mano dei giudici che stanno ancora valutando la legittimità del suo comportamento".

"A che titolo la signora Rackete dovrebbe relazionare in un panel composto da esperti?", ha chiesto la leghista Annalisa Tardino. Fonti parlamentari del Partito popolare europeo, sentite dall'agenzia Agi, spiegano che durante la riunione dei coordinatori dei gruppi in commissione, che si è tenuta ieri, i rappresentanti del gruppo della Sinistra unitaria della Gue hanno avanzato la richiesta di audire la capitana della Sea Watch 3. A livello di coordinatori la richiesta è stata subito accolta, ma deve essere ancora formalizzata. La commissione deciderà se dare il via libera l'ultima settimana di luglio dopo la seduta plenaria di Strasburgo. "Spero che gli altri gruppi politici - ha commentato la Tardino - decideranno di non prestarsi a questo gioco delle sinistre". Ma, secondo il piddì Pietro Bartolo, l'audizione potrebbe essere setita già prima della pausa estiva, quindi in concomitanza con gli interrogatori che sono in corso nel nostro Paese.

Durante la riunione di ieri, gli eurodeputati della Lega si sono fermamente opposti all'invito proponendo piuttosto di invitare altri esponenti del mondo delle Ong da affiancare a un esperto del Viminale, così da "garantire il necessario contraddittorio" ed "evitare che i lavori della Commissione diventino una farsa ad esclusivo uso mediatico". Anche Forza Italia ha chiesto ufficilamente alla Commissione di far partecipare anche un rappresentante della Guardia di Finanza e del ministero dell'Interno italiano per "difendere l'onore del nostro Paese". "Spiace davvero che alcuni gruppi si prestino a queste iniziative che hanno come unico scopo quello di danneggiare l'immagine dell'Italia", ha commentato Martisciello.

Anche per gli eurodeputati di Fratelli d'Italia l'invito della Sinistra unitaria del Gue è a dir poco "folle". "Si tratta di una violenta offesa all'Italia, alle sue forze dell'ordine messe in pericolo dall'azione della Rackete, oltre che una violazione dei più elementari principi di legalità", hanno tuonato il co-presidente dei Conservatori europei, Raffaele Fitto, il capodelegazione Carlo Fidanza, Nicola Procaccini della commissione Libe e gli eurodeputati Raffaele Stancanelli e Pietro Fiocchi. Una decisione "folle" che arriva dopo pochi giorni dall'inizio della nuova legislatura europea.

"Appare già evidente come la democrazia e la legalità vengano quotidianamente calpestate proprio da quella sinistra che se ne riempie la bocca ad ogni intervento pubblico", hanno lamentato gli esponenti di Fratelli d'Italia che ora si aspettano dal governo Conte una posizione ufficiale "reagendo adeguatamente a questo affronto" per evitare di "barattare la dignità nazionale con uno strapuntino in Commissione europea".

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