Cronaca locale

Galleria, due negozi al posto di Stefanel

Lo spazio verrà diviso, un milione all'anno l'incasso minimo dagli affitti

Un nuovo bando per i negozi in Galleria Vittorio Emanuele II. La giunta ha approvato le linee di indirizzo della gara per concedere due unità commerciali, si tratta degli spazi attualmente in uso a Stefanel per un totale di 568 metri quadrati che saranno suddivisi in due lotti. Lo spazio unico di 568 metri quadrati e tre vetrine sarà quindi diviso in due con gare separate, la prima per una vetrina con spazio interrato e soppalco per un totale di 95 metri quadri, la seconda più corposa per assegnare due vetrine con ammezzato, interrato e soppalco per un totale di 473 mq. Il canone annuo a base d'asta calcolato dalle ultime stime dell'Agenzia delle Entrate riferito ai negozi affacciati sul braccio principale del Salotto è di 1.850 euro a metro quadrato. Per il primo lotto dunque il Comune dovrebbe partire da una base d'asta intorno ai 176mila euro e per il secondo da 875mila euro. Dall'operazione quindi incasserà come minino oltre un milione di euro, ma visti i rilanci delle ultime gare non sono esclusi colpi di scena. Stefanel aveva fatto ricorso al Tar per bypassare la gara o avere diritto di prelazione ma non c'è stato nulla da fare. E l'assessore al Demanio Roberto Tasca conferma che il Comune procede «con la valorizzazione degli spazi in Galleria e insistiamo con il meccanismo delle gare pubbliche, unica via per garantire i nostri cittadini in merito a trasparenza e concorrenza». In questo caso inoltre «abbiamo deciso di dividere le tre vetrine attualmente in uso alla sola Stefanel in due lotti distinti, avremo un negozio in più che arricchirà l'offerta commerciale nel Salotto dei milanesi e potremo procedere in prospettiva ad ulteriori valorizzazioni cielo-terra degli spazi». Per il secondo lotto è prevista la possibilità di collegare gli spazi ai piani superiori di 363 metri quadrati, attualmente occupati da uffici comunali. L'amministrazione ha attivato le procedure per liberarli. Il vincitore del secondo lotto dovrà impegnarsi a stipulare un successivo contratto riferito a tali spazi qualora il Comune li rendesse disponibili entro tre anni dall'aggiudicazione.

Sarà ammessa la partecipazione di uno stesso soggetto ad entrambi i lotti, purché presenti due offerte distinte.

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