Cronache

Mafia, arresti tra New York e Palermo. Fermate 19 persone

Il maxi blitz ha svelato il forte legame tra Cosa Nostra e il clan Gambino di New York

Mafia,  arresti tra New York e Palermo. Fermate 19 persone

Un duro colpo alla mafia è stato inferto grazie alla collaborazione tra le Forze dell’ordine italiane e quelle americane. Nell’operazione denominata “New Connection” sono stati impiegati 200 uomini della Squadra Mobile di Palermo, del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato e del Federal Bureau of Investigation, l’FBI di New York. Sono le tre di notte a Palermo e le nove di sera a New York quando inizia il blitz in seguito a un messaggio via WhatsApp. Brooklyn come Passo di Rigano. Il clan mafioso dei Gambino da una parte e quello degli Inzerillo dall’altra.

Le stesse cosche mafiose su cui avevano indagato prima il capo della Mobile Boris Giuliano e in seguito il giudice Giovanni Falcone. Oggi come allora. Tutto è saltato fuori grazie a una inchiesta del pool di Palermo coordinato dal procuratore Francesco Lo Voi e dall’aggiunto Salvatore De Luca. Alla fine nel capoluogo siciliano sono 19 gli arresti e molte le perquisizioni negli Stati Uniti. Tra i fermati anche un sindaco, Salvatore Gambino, primo cittadino di Torretta, con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa, persona sempre pronta in caso di bisogno.

Gli Inzerillo negli anni ottanta erano stati decimati dal boss di Cosa nostra Totò Riina, scomparso nel 2017. Alcuni erano passati a miglior vita e altri invece erano stati spediti oltre oceano. Ma ecco il loro ritorno a Palermo all’inizio degli anni 2000, con un solo obiettivo: riprendersi la città. Forti dell’unione tra le due famiglie mafiose e del forte legame tra gli eredi di Totuccio Inzerillo e John Gambino. Dietro le sbarre è finito anche Alessandro Mannino, il nipote preferito di Totuccio, quello che aveva studiato e si vestiva bene, per poter rapportarsi con le banche. In manette anche il trafficante di droga ben noto a Falcone, Rosario Gambino.

L’indagine è stata avviata circa tre anni fa dai sostituti procuratori Amelia Luise e Roberto Tartaglia, consulente della commissione antimafia. Impegnati nella guerra contro la mafia anche i pubblici ministeri Francesco Gualtieri e Giuseppe Antoci che hanno portato a 15 arresti e a una ordinanza del gip per quattro persone, tra le quali anche il sindaco.

Durante l’operazione “New Connection” sono stati anche sequestrati beni immobili e quote societarie, per il valore di circa tre milioni di euro.

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