Cronache

Baranzate, aperto fascicolo per omicidio per la morte di Marinoni

Per la procura il 22enne di Baranzate, trovato morto ad Arese, potrebbe essersi incontrato con qualcuno di cui aveva timore. Il suo telefono cellulare sarebbe stato trovato sotto al tappettino della sua Smart

Baranzate, aperto fascicolo per omicidio per la morte di Marinoni

Alla fine, per la morte di Stefano Marinoni, il 22enne scomparso il 4 luglio dalla sua abitazione di Baranzate e trovato morto quattro giorni fa, ai piedi di un traliccio dell'alta tensione, tra Rho e Arese, la procura di Milano ha aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio. E il mistero dietro alla scomparsa del giovane non sembra portare a una soluzione, visto che anche l'esame autoptico non ha fornito elementi "utili e determinanti in merito al decesso". Dall'autopsia, infatti, non sarebbero emerse fratture o ferite tipiche di una caduta dall'alto che possano suffragare l'ipotesi del suicidio. Resta, invece, ancora non chiara la causa di una ferita allo sterno.

Il mistero

Le indagini dei carabinieri del Nucleo investigativo, coordinate dal pubblico ministero Mauro Clerici, si starebbero muovendo proprio sul questa ipotesi e il fascicolo, infatti, sarebbe passato, in queste ore, da "modello 45", senza ipotesi di reato, a omicidio volontario. Per gli inquirenti, questa possibilità si era concretizzata già al ritrovamento del cadavere di Marinoni, poco distante dalla sua auto, in una zona di campagna.

Le ipotesi

I carabinieri di Rho hanno ascoltato alcuni testimoni e stanno cercando di capire per quanto tempo la Smart del ragazzo sia rimasta parcheggiata ad Arese prima di essere ritrovata dalla polizia locale, vicina al cadavere (già in stato di decomposizione). Tra le ipotesi prese in esame, anche la possibilità che Stefano abbia incontrato qualcuno proprio vicino al traliccio. Persona di cui, però, non avrebbe parlato con nessuno. Nemmeno con la madre, tra gli ultimi ad avere un contatto con lui.

Il cellulare sotto al tappetino

Secondo quanto riportato dal Corriere della sera, il 22enne, uscito di casa senza il portafoglio, prima di scendere dalla sua Smart avrebbe nascosto il cellulare sotto al tappetino dal lato del guidatore, chiudendo poi la macchina a chiave.

Una delle ipotesi su cui si indaga è che Marinoni possa avere incontrato una persona che consoceva, ma di cui aveva timore.

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