Economia

Fs ottimista: "L'utile crescerà ancora"

L'ad Battisti lancia un segnale forte sulla sostenibilità dell'acquisizione di Alitalia

Fs ottimista: "L'utile crescerà ancora"

Come è sempre accaduto negli ultimi mesi, negli incontri pubblici organizzati dalle Ferrovie dello Stato l'Alitalia è il convitato di pietra: è presente, invisibile e incombente, ma nessuno ne parla. Le Fs alzano il livello della propria comunicazione per ben apparire, ma della discussa integrazione con la compagnia aerea nemmeno una parola. È successo anche ieri a Roma, alla presentazione del Rapporto di sostenibilità e degli obiettivi 2030-2050 del gruppo ferroviario. L'unico che non si è sottratto alle domande è stato il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli, il quale ha ufficializzato che il piano industriale della compagnia sarà presentato il 15 settembre. Egli ha anzi precisato che «la scelta da parte del gruppo Fs come capofila di un consorzio che deve rilanciare Alitalia è stata una scelta autonoma». Il ministro ha poi detto: «All'interno di Atlantia ci sono le concessioni autostradali e le concessioni aeroportuali. Se il gruppo Fs ha scelto Atlantia, non l'ha scelta per la gestione delle concessioni autostradali, ma perché ha una grande competenza e ha sempre lavorato nelle concessioni aeroportuali». Un nuovo tentativo di separare le questioni.

La data del 15 settembre dà più respiro ad Atlantia. Con il suo ingresso in cordata la società dei Benetton ha acquisito una notevole forza contrattuale sugli altri tavoli: non tanto sulla revoca delle concessioni, da molti ritenuta inverosimile anche per le penali miliardarie, quanto sulla revisione delle tariffe autostradali e aeroportuali. Si tenga presente che l'attuale offerta di Atlantia non è vincolante: può saltare ancora tutto. In questa fase, l'interesse di Atlantia è dunque quello di prendere tempo e di risolvere tutte le posizioni aperte. Nei prossimi 60 giorni dovranno essere fissate le quote di capitale, finora approssimative, precisati i versamenti di ciascun azionista, stabilita la governance e i ruoli di comando. Tutti concordano che l'ad sarà scelto dalla componente pubblica, che tra Fs e Mef avrà la maggioranza assoluta. Dovrà soprattutto essere rifatto il piano industriale, per soddisfare i nuovi soci. Tornando alle Ferrovie, anche ieri hanno ribadito quanto solide siano le sue finanze: il gruppo prevede di superare la soglia dei 600 milioni di utile nel 2019, con una crescita di circa 50 milioni rispetto al 2018: lo ha annunciato l'ad Gianfranco Battisti. Come dire: il salvataggio di Alitalia ce lo possiamo permettere. I numeri continuano: nel decennio 2008-2018, oltre 55 miliardi di euro investiti per migliorare infrastrutture e servizi; circa 20 milioni di tonnellate di CO2 in meno emesse in atmosfera; 18,5 milioni di ore risparmiate per tempi di viaggio, inferiori del 25%, grazie all'Alta velocità; 80 miliardi distribuiti agli stakeholder (acquisti, stipendi, remunerazione ai finanziatori, tasse). L'impegno delle Fs è stato quello di realizzare un progetto di mobilità integrata per contribuire allo sviluppo del sistema di trasporto del Paese.

Impegno che prosegue con la definizione di tre obiettivi di lungo periodo (2030-2050): cambio modale verso la mobilità sostenibile; aumento della sicurezza su rete ferroviaria, stradale e autostradale; riduzione delle emissioni di CO2 per diventare carbon neutral entro il 2050.

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