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"Quando parla il cuore", ecco la vera storia dietro a questo film

“Quando parla il cuore” è una delle pellicole più conosciute dell’attrice Sridevi Kapoor, la “Meryl Streep d’India” e racconta la storia di una donna che cerca il rispetto della famiglia e l’indipendenza attraverso la conoscenza dell’inglese

"Quando parla il cuore", ecco la vera storia dietro a questo film

La vita di una donna in India non è quasi mai stata facile. Che si tratti di una devadasi (una sacerdotessa dei templi induisti) o una maharani (moglie di un maharaja), o di una moderna ragazza di Mumbai, cambia poco. I pregiudizi sono duri a morire e persino Bollywood, la “fabbrica dei sogni” indiana ce lo racconta attraverso molti suoi film. Uno di questi è “Quando parla il Cuore”, (“English Vinglish” è il titolo originale, 2012) opera d’esordio della regista Gauri Shinde. Quest’ultima si è parzialmente ispirata alla vita di sua madre per narrare una storia di riscatto personale, di ricerca dell’indipendenza e di se stessi attraverso la conoscenza. Shashi Godbole è una piccola imprenditrice di laddoo (dolci sferici fatti con una base di latte, farina e zucchero, serviti durante le feste religiose) bistrattata dalla famiglia. Suo marito Satish e la figlia Sapna la ignorano, danno per scontata la sua presenza e, quando si ricordano di lei, è solo per burlarsi della sua scarsa conoscenza della lingua inglese. Solo il figlio e la suocera di Shashi apprezzano il suo carattere dolce e la amano così com’è.

La protagonista, schiacciata da tanta negatività, si sente insicura e frustrata finché sua sorella Manu non la invita a New York per aiutarla con i preparativi del matrimonio di sua figlia. Shashi parte sapendo che verrà raggiunta dalla famiglia poche settimane più tardi, ma la sua permanenza negli Stati Uniti si rivela più difficile del previsto. Non riesce a farsi capire, il suo inglese è pessimo e il morale sotto i tacchi. Decide, così, di iscriversi segretamente a un corso di lingua. Studia assiduamente, per lei le lezioni diventano una ragione di vita e si guadagna l’ammirazione di tutti. La famiglia, però, scopre il suo progetto e arriva a New York prima del previsto. In più l’esame finale coincide proprio con il giorno del matrimonio della nipote. Toccherà a Shashi decidere se portare fino in fondo il suo obiettivo, oppure abbandonarlo, soffocato dai giudizi di chi le dice che non può farcela.

Riuscirà la protagonista a guadagnarsi il rispetto della sua famiglia? Cosa sceglierà tra la possibilità dell’indipendenza (e forse di un nuovo amore) e la vita di donna legata alle sue radici? Siamo davvero così sicuri che una cosa escluda l’altra? Che New York e l’India siano in netta contrapposizione? Per rispondere a queste domande dovrete guardare il film. L’attrice protagonista, Sridevi Kapoor, è stata una delle “dee” di Bollywood: famosissima, superstar acclamata da pubblico e critica fino a essere definita “la Meryl Streep indiana”. In Occidente, purtroppo, è diventata famosa più per la sua morte prematura che per la sua grande capacità interpretativa. È stata stroncata da un infarto lo scorso anno, mentre partecipava al matrimonio di un nipote a Dubai. Aveva solo 54 anni, ma alle spalle una lunga carriera costellata da 300 pellicole di successo.

Quando morì, per lei si fermò l’India intera e sui social non si contavano i messaggi di cordoglio provenienti da gente comune e da interpreti del calibro di Priyanka Chopra. Per la regista del film “Quando parla il cuore”, Sridevi era diventata una vera e propria musa ispiratrice. Gauri Shinde ha anche ammesso in un’intervista a Vogue India che, dopo quel decesso improvviso, non riuscì a lavorare per un anno intero. Qualche curiosità: la pellicola è stata girata interamente in hindi e poi parzialmente rigirata in tamil, ma il fulcro è la lingua inglese, chiave che apre la porta della libertà e del mondo. Appare in un breve cameo un’altra star di Bollywood, Amitabh Bachchan (il suocero della bellissima Aishwarya Rai), che sicuramente vi sarà capitato di vedere in molte produzioni indiane arrivate in Europa (ricordate, per esempio, la serie di film che Rai Uno propose qualche anno fa, dal titolo “Amori con…Turbanti?).

“Quando parla il cuore” verrà proposto in prima visione e in prima serata proprio su Rai Uno il prossimo 26 luglio.

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