Cronaca locale

Annegato in piscina oggi autopsia: «Dirà molto»

Sarà fondamentale, forse più che in altri casi decisiva, l'autopsia prevista per oggi sul corpo di Marco Scarcella. Gli inquirenti che indagano sulla morte del 28enne annegato nella notte tra giovedì e venerdì nella piscina pubblica di via Sant'Abbondio spiegano che l'esame autoptico potrà dire molto sulla cause della tragedia.

La Squadra mobile coordinata dal pm Giovanni Polizzi, pur non escludendo alcuna possibilità, cerca conferme all'ipotesi dell'incidente. Sul corpo del giovane, che era entrato nell'impianto scavalcando la cancellata con la sua ragazza per un bagno notturno, non c'erano evidenti segni di violenza. La testimone ha spiegato che Scarcella ha perso i sensi subito dopo essersi tuffato e non si è mai ripreso. Quando i soccorritori sono arrivati, intorno alle 3.20 chiamati dalla giovane, il 28enne era già senza vita. Potrebbe aver battuto la testa nel tuffarsi, magari sul fondo in un punto della vasca esterna non molto profondo o magari contro il bordo. Oppure potrebbe aver avuto un malore che non gli ha dato possibilità di riemergere. L'esame autoptico dirà appunto, anche se sembra quasi certo che la causa del decesso è l'annegamento, qual è stata l'origine della perdita di coscienza della vittima. E gli esami tossicologici diranno se Scarcella aveva bevuto troppo, al punto di sentirsi male in acqua. Da queste indagini arriveranno anche le eventuali conferme al racconto della fidanzata del ragazzo.

La serata la coppia l'aveva trascorsa prima a cena fuori sui Navigli e poi a bere qualcosa nei locali. Fino all'idea del bagno sotto le stelle, nonostante la piscina fosse chiusa. La vittima indossava solo gli slip, si è quindi buttata in acqua volontariamente. Una bravata che è costata la vita al giovane che abitava poco lontano e che gestiva un'agenzia di scommesse insieme al padre. Gli investigatori hanno effettuato tutti i rilievi sul posto, sia intorno alla vasca sia sulla cancellata. E hanno raccolto le testimonianza delle persone che abitano vicino all'impianto e che potrebbero avere visto o sentito qualcosa quella notte. Sono state acquisite infine le immagini delle telecamere di sorveglianza.

CBas

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