Cronache

Quartu, respinto all'ingresso del locale magrebino appicca incendio

Alla fine della serata il 29enne, approfittando dei controlli meno serrati, ha fatto ritorno nel locale per vendicarsi del fatto di esser stato allontanato in precedenza. I testimoni raccontano di averlo visto fuggire, prima dell'esplosione che ha dato avvio all'incendio

Quartu, respinto all'ingresso del locale magrebino appicca incendio

Ha dato fuoco ad una parte del locale "Opera Beach Arena", collocato sul lungomare del Poetto di Quartu, dopo essere stato respinto all'ingresso.

Per questo motivo è stato tratto in arresto il pluripregiudicato marocchino Charoufi Adil, un 29enne da tempo residente a Selargius (Cagliari).

Personaggio già noto alle forze dell'ordine, il magrebino si era reso protagonista negli ultimi tempi di numerosi episodi di intemperanza nei locali e negli stabilimenti disseminati lungo la spiaggia del Poetto, creando allarme tra i gestori e gli addetti alla sicurezza.

Forse proprio per questo motivo, durante la notte dello scorso sabato al marocchino era stato vietato l'accesso all'"Opera Beach Arena", nel quale si sarebbe poi dovuto esibire, in qualità di dj, l'ex giocatore Nba Shaquille O'Neal.

Proprio in conclusione di serata, quando ormai i controlli si facevano meno serrati, il 29enne è riuscito ad accedere al locale e si è diretto, visto da alcuni testimoni, verso gli uffici. Pochi istanti dopo, la fuga dello stesso Adil ed un'esplosione, poi le fiamme cha hanno iniziato a diffondersi in tutta l'area.

Grazie alla prontezza degli addetti alle pulizie, che hanno cercato di combattere le fiamme con l'ausilio di alcuni estintori prima del risolutivo intervento dei vigili del fuoco, si sono potuti limitare i danni alle strutture del locale, che restano comunque ingenti.

Le indagini degli uomini della squadra mobile di Quartu sono scattate subito, ovviamente a partire dalle audizioni dei testimoni presenti in quegli attimi concitati all'interno dell"Opera Arena Beach".

Tutti i racconti convergevano sull'insolita presenza di un nordafricano e sulla sua rapida fuga dal posto che aveva preceduto la deflagrazione e quindi lo scoppio dell'incendio. Fin da subito gli inquirenti hanno pensato al 29enne marocchino, soprattutto sulla base dei suoi precedenti e della rabbiosa reazione nei confronti del divieto d'ingresso al locale. Mostrate le foto del sospettato ai testimoni, che lo hanno subito riconosciuto, gli agenti del commissariato di Quartu hanno potuto far scattare le ricerche.

Intercettato nella sua casa di Selargius, il magrebino, accusato d'incendio, è stato rinchiuso dietro le sbarre del carcere di Uta in attesa del processo, come disposto dal pm Emanuele Secci.

Stando a quanto riferito dalla stampa locale, si esclude la pista racket in favore della vendetta personale.

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