Cronaca locale

"Allah è buono, ti ammazzo". E il gambiano si avventa su un 16enne

La notte del 13 marzo, inseguì ed aggredì un adolescente, che riuscì a salvarsi per puro miracolo dalla coltellate inferte dall'africano. Non essendo stato colto in flagranza, il 21enne Cosu Sane evitò il carcere, per finire in un Cpr con un'ordine di espulsione. Adesso arriva finalmente l'accusa di tentato omicidio aggravato

"Allah è buono, ti ammazzo". E il gambiano si avventa su un 16enne

Arriva finalmente l'accusa di tentato omicidio aggravato per Cosu Sane, il 21enne gambiano che il 13 marzo scorso a Milano aveva aggredito con ferocia, e senza alcuna motivazione, un 16enne incontrato per strada. La vittima, un adolescente italiano, riuscì ad evitare alcune coltellate soltanto grazie ai suoi riflessi.

Sulle pagine de "Il Corriere della Sera", il ragazzo rivive quei terribili momenti. "Stavo tornando a casa con un mio amico, erano circa le 23. Eravamo in viale Suzzani e mentre camminavamo abbiamo sentito una persona dietro di noi che urlava in lingua straniera. Dopo un po’ la sua voce si faceva sempre più forte e più vicina. Ci siamo girati e lui ha iniziato a correre verso di noi". Sane non aveva un obiettivo preciso. La sua intenzione, pare, era "semplicemente" quella di rivalersi su qualcuno.

"Ci siamo nascosti dietro le macchine, poi lui ha visto il mio amico e ha ripreso ad inseguirci concentrandosi su di me. Quando sono arrivato davanti alla pizzeria di via Cino da Pistoia mi ha fatto cadere. Mi ha dato diversi pugni sul volto, nella mano destra impugnava un coltello con il quale ha cercato di colpirmi più volte in corrispondenza del fianco sinistro". L'attacco con il coltello, tuttavia, non andò fortunatamente a segno. Il giovane, forse grazie anche agli anni trascorsi a praticare boxe, riuscì a schivare i fendenti, salvandosi.

Da quella notte sono passati circa 4 mesi, ma il ricordo della furia del gambiano è ancora vivo in lui."Sei un bastardo!" avrebbe gridato l'africano, mentre gli si accaniva contro."Allah è stato buono con me e lo ringrazio. Stasera ti ammazzo!".

Riuscito a fuggire all'interno di una pizzeria, il giovane contattò gli agenti della questura di Milano, che si occuparono di rintracciare il pericoloso soggetto. Individuato in breve tempo in via Pianell, Sane fu trovato in possesso di un coltello a serramanico di 22 centimetri. Non essendo stato colto in flagranza di reato, tuttavia, riuscì inizialmente ad evitare l'arresto, ricevendo invece un provvedimento di espulsione che determinò il suo trasferimento al Cpr di Caltanissetta.

Accompagnato al pronto soccorso del Niguarda, il 16enne fu prontamente assistito dai medici. Le abrasioni sul corpo ed alcuni tagli negli indumenti che indossava, sono risultati la prova evidente di quanto subìto.

A distanza di tempo arriva la misura di custodia cautelare in carcere. Il gip Stefania Pepe ha infatti accettato la richiesta del pubblico ministero Giancarla Serafini, e firmato l'ordine di arresto.

Sane, che nel frattempo si trovava già dietro le sbarre per altri reati, ha ricevuto la notifica dell'arresto. Il soggetto, definito come violento, ha alle spalle una lunga lista di precedenti per droga, ricettazione e falsa attestazione di identità.

Segui già la pagina di Milano de ilGiornale.it?

Commenti