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Quella chiesa rock'n'roll che spopola nel mondo

Nata in Oceania si è diffusa in tutti i continenti grazie a concerti e social media. Cantando la parola di Dio

Quella chiesa rock'n'roll che spopola nel mondo

Far fronte al calo epocale di fedeli attraverso il rock, ma se vi aspettate certe ripetitive canzonette da chiesa, dimenticatele. I ragazzi si allontanano dall'odore di incenso, la Hillsong si è attrezzata. Preparatevi invece a un'esperienza forte, che cattura l'attenzione psicologica e che parte dalle lunghe code di attesa fuori da teatri, stadi e palazzetti dello sport. Spesso sono le amministrazioni delle città stesse a mettere a disposizione i luoghi per la chiesa pentecostale. La grafica dei cartelloni è accattivante e per ogni concerto c'è una campagna pubblicitaria virale sui social network o un testimonial del mondo del cinema, della moda, della musica e dello sport che fungono da ambasciatori famosi, come la popstar Justin Bieber.

Il miracolo, è proprio il caso di dirlo, si chiama Hillsong Church, nata nel 1983 con l'intento ben chiaro di fondere musica e religione. Infatti già dai suoi primi passi, e con i suoi primi fondatori, Brian Houston e sua moglie Bobbie, che oggi si fanno chiamare «Pastori senior», è anche una casa discografica. Oggi è una delle più grandi chiese cristiane evangeliche del mondo. Tutto è iniziato in una piccola chiesa pentecostale in un sobborgo di Sydney. A distanza di 35 anni Hillsong Church detiene servizi in tutti i continenti, con 30 sedi e più di 80 campus affiliati. Secondo le statistiche, dal 2011 il secolarismo sta crescendo più veloce di qualsiasi religione, ma la Hillsong ribalta il trend. Dietro i grandi eventi che riuniscono migliaia di persone, a sorpresa, ci sono proprio le giovani generazioni. Il consenso fa tremare i polsi: più di 2 milioni di followers su Instagram, quasi 4 milioni di ascolti settimanali delle canzoni su Spotify e 155 milioni per l'hit più popolare del momento, intitolata Oceans. Di recente si è aggiunto anche un canale televisivo tematico h24.

Leader di questa chiesa è il reverendo Carl Lentz, trasferitosi a New York per fondare la sede di Hillsong nella Grande Mela dopo aver studiato in Australia. Lentz è sposato con Laura, a sua volta ministro della chiesa. Insieme hanno tre figli, come recita molto brevemente la biografia ufficiale. Dai loro social account emerge che Carl ha non pochi contatti con il mondo dorato di Hollywood. Non mancano sul suo account foto con giocatori della Nba, membri della famiglia Kardashian e ovviamente Justin Bieber. Del boom di Hillsong risponde senza lasciar trapelare stupore: «Il modello di Gesù è un modello libero che si basa sul cuore, non tanto sulle formalità o su come impacchetti il messaggio. Come è vero che è possibile predicare il Vangelo in qualsiasi circostanza, è vero anche che è possibile predicare il Vangelo in molti modi: attraverso la musica, la danza, il cinema e tutti i mezzi di comunicazione. Il modo può essere diverso ma il contenuto è sempre lo stesso, proclamare la verità e la parola di Dio».

Entrando negli edifici della chiesa australiana è facile scorgere una busta per le offerte su ogni bracciolo delle poltroncine. Sul retro della busta si trova l'elenco delle varie modalità attraverso cui fare un'offerta: assegno, contanti, carta di credito, online o con l'app Hillsong. L'estetica della busta è chic e moderna, e ricorda più una campagna pubblicitaria di marchi alla moda e trasmette la sensazione cool dei progetti della Hillsong. I pastori sono avvincenti e i loro sermoni rapportabili ad aneddoti riferibili alla cultura pop e a Instagram. Per non parlare delle esibizioni musicali dal vivo, autentico punto di forza. I leader musicali sono i ragazzi della Hillsong United. In autunno sbarcheranno anche in America Latina dopo una tournée che li ha portati in 30 città tra Stati Uniti e Canada. Durante le esibizioni il rituale è il medesimo, l'attesa per l'ingresso a una messa-esibizione assomiglia a una coda per entrare a un concerto: jeans attillati, ampie t-shirt e tatuaggi, senza dimenticare le immagini di Gesù generate da un computer, schermi giganti, melodie rilassanti e coinvolgenti, mani alzate e pubblico ondeggiante.

La Hillsong non ha avuto difficoltà a costruirsi una reputazione come chiesa rock'n'roll di tendenza delle celebrità, ed è facile capire perché. Ma Lentz vede la chiesa in altro modo: «Penso che in generale la nostra sia composta da persone normali e fedeli che amano Gesù, che vogliono aiutare gli altri con le proprie vite. E ogni tanto capita che i fedeli siano anche famosi».

Riduzioni della Bibbia vengono distribuite gratuitamente, con un linguaggio moderno e non convenzionale, in pieno stile Hillsong. La Bibbia si chiama «Word», non ha tanto l'aspetto di un testo sacro tradizionale, ma più di un'unione tra graphic novel e un catalogo di un catena di abbigliamento. I «padri fondatori», Brian e Bobbie Houston, e il reverendo Lentz, hanno anticipato di anni le conclusioni emerse all'assemblea generale del Sinodo dei vescovi, sul tema dei giovani, redatto nell'ottobre del 2018. Ovvero progettare iniziative per i giovani, anziché con i giovani.

Per arricchirsi in questo percorso è indispensabile un dialogo franco e schietto e nessuna forma di autoreferenzialità come avvenuto spesso in passato nella chiesa tradizionale.

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