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La Abbagnato è "Una stella che danza" su Raitre

Il docu-film sulla direttrice della scuola di danza dell'Opera di Roma: "Difficile chiedere sacrifici alle bimbe"

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Lacrime e sorrisi, sogni e realtà. Oscilla tutta fra questi estremi, solo apparentemente contrapposti, la vita di una ballerina. E così si muove, attraversando fatica, gioia e determinazione indispensabili a fare di un sogno una realtà, Eleonora Abbagnato Una stella che danza: il docu-film (venerdì 29 su Raitre e Raiplay) dedicato alla vita e alla carriera della celebre danzatrice. «Tutto parte dal sogno di una bambina siciliana di 11 anni racconta lei - che un giorno lasciò casa, genitori e amici per intraprendere da sola una lunga e difficile strada». Che la porterà lontano: fino a divenire nel 2013 etòile dell'Opéra di Parigi, dov'era già prima ballerina a costo di enormi rinunce. «Tutta la mia storia si racchiude fra queste due parole: determinazione e sacrificio» sintetizza la Abbagnato. È stato il regista Irish Braschi a proporre alla ballerina di raccontarsi in un docu-film: «L'ho fatto perché Eleonora rappresenta l'eleganza, la determinazione, la magia».

Formatasi soprattutto all'estero, tra Montecarlo, Cannes, Parigi, e trionfalmente rientrata in Italia per divenire anche personaggio tv (da Ballando con le stelle con la Carlucci al Sanremo che nel 2008 condusse assieme a Bonolis), nel docu-film la Abbagnato parte dalla soirée d'adieux con cui lasciò l'Opéra parigina. Nessuno snobismo verso altre esperienze del mondo dello spettacolo che anzi, dice, l'hanno divertita e arricchita: «Scendere la scala di Sanremo è stato più difficile che fare il Lago dei Cigni alla Scala».

Più che della celebrazione, peraltro, e anche grazie alle testimonianze di colleghi ed amici illustri, come Vasco Rossi, Claudio Baglioni, Ficarra e Picone, il docu-film prodotto da Matteo Levi ha il tono della confessione intima. «Oggi che sono direttrice della scuola di Danza dell'Opera di Roma vivo il ruolo più complicato, perché devo far capire alle bambine che c'è tanto da lavorare, tanto da soffrire, ma in vista del bello che arriverà». Fra le future danzatrici c'è anche Julia, figlia dodicenne della stessa Abbagnato e dell'ex calciatore della Roma Federico Balzaretti. La piccola ha già ballato con la madre (l'anno scorso, per la candidatura di Roma per l'Expo) e nel docu-film interpreta il ruolo della madre bambina. «Sarebbe proprio questo il momento in cui dovrei lasciarla andare, come mia madre fece con me. Lei ne ha avuto la forza.

Io non so se ce la farei».

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