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Chi è Ferdinando De Giorgi allenatore dell'Italvolley maschile

Dai grandi successi da giocatore nella "Generazione di fenomeni" alle recenti imprese sulla panchina della Nazionale: ora Fefè punta al bis Europeo della pallavolo

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Mondiali, Europei, Campionati, Coppe Italia e altri trofei internazionali. Ferdinando De Giorgi, commissario tecnico della Nazionale italiana di volley, ha saputo mettere a frutto tutta la propria esperienza di giocatore e di allenatore della pallavolo. Dopo la semifinale vinta nettamente contro la Francia, questa sera, alle ore 21.15, si giocherà il titolo Europeo nella finalissima di Roma contro la Polonia. Fefè - questo il suo affettuoso nomignolo - faceva parte della "Generazione dei fenomeni". Stiamo parlando del periodo d'oro del nostro volley: quella selezione azzurra allenata da Julio Velasco, riuscì a vincere ben tre Mondiali consecutivi tra il 1990 e il 1998.

La carriera di Ferdinando De Giorgi

Nato a Squinzano (Lecce) il 10 ottobre 1961) De Giorgi vanta 330 presenze in maglia azzurra, al settimo posto con Luca Cantagalli e Andrea Sartoretti. Già da giocatore (il suo ruolo era quello del palleggiatore) aveva ottenuto una strepitosa vittoria negli Europei in Svezia, nel 1989, lo stesso anno in cui arrivò il secondo posto nella Coppa del Mondo. Nel suo palmares vanta inoltre un campionato con la Panini Modena, (stagione 1986-1987), la doppia vittoria in coppa Italia con Cuneo (1995-1996 e nel 2001-2002). A Cuneo ha vinto anche la Supercoppa Italiana nel 1996, la Coppa delle Coppe (1996-1997), la Supercoppa Europea nel 1996 e la Coppa Cev nel 1995-1996 e 2001-2002.

Da tecnico non è stato assolutamente da meno. Ritiratosi dalla pallavolo giocata all'età di 40 anni compiuti, proprio a Cuneo - con la nuova denominazione di Piemonte Volley - Ferdinando De Giorgi ha iniziato a ricoprire il doppio ruolo di giocatore-allenatore, vincendo la Coppa Italia e la Coppa Cev. Nel campionato 2004-2005 ha guidato il Perugia nell'unica finale playoff della sua storia, ma ha perso lo scontro scudetto contro Treviso. Nel 2005-2006, al debutto sulla panchina della Lube, ha vinto il titolo italiano, due Supercoppe italiane (2006 e 2008), la Coppa Cev (2005-06) e due Coppe Italia (2007-08 e 2008-09).

L'esperienza sulla panchina della Nazionale

Nella sua carriera non sono mancati i momenti più difficili come quando fu esonerato nella stagione 2011-12 dall'Umbria di San Giustino e dalla Callipo di Vibo Valentia in A2. Fanno parte del suo curriculum anche le esperienze all'estero, in Russia al Fakel (2012-2014) e in Polonia allo Skra Bełchatów (2015), quando vinse il campionato e nell'anno successivo (2016), riuscì a vincere sia il campionato che la coppa di Polonia. Dal 31 marzo 2017 al 20 settembre 2020, quando venne esonerato, fu anche alla guida della nazionale polacca. Restò in Polonia, nel 2018, alla guida della piccola Jastrzębski Węgiel, ma non può resistere al richiamo della Lube. Ottenne la rescissione del contratto e guida i marchigiani alla conquista dello scudetto, di due Coppe Italia, della Champions League e del Mondiale per Club tra il 2018 e il 2021. L'avventura si chiuse nel febbraio del 2021, quando venne esonerato a causa dei rapporti difficili con la dirigenza.

La grande occasione di guidare la Nazionale arriva dopo le Olimpiadi di Tokyo al posto di Gianlorenzo Blengini, fermato ai quarti di finale ai Giochi giapponesi. Il suo compito era quello di far crescere un gruppo di giovani e di prepararli alle Olimpiadi in programma a Parigi nel 2024. Fino a questo momento, il suo lavoro è stato pressoché perfetto: dal suo esordio in panchina, il 25 agosto 2021 a Mantova in amichevole contro il Belgio non ne ha sbagliata una: vittoria degli Europei 2021 (contro la Slovenia), dei Mondiali 2022 e ora la grande possibilità di condurre gli azzurri a uno storico bis consecutivo.

L'ultimo ostacolo si chiama Polonia, già sconfitta un anno fa nell'atto conclusivo del Campionato del Mondo.

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